Di Francesco: "È stata una prova importante, anche dal punto di vista mentale. Per competere a grandi livelli bisogna essere corti e cinici quando serve". VIDEO!
Di Francesco a Premium
"È stata una prova importante anche dal punto di vista mentale, era la parte più importante. In alcune fasi potevamo fare meglio, ma siamo stati bravi ad accelerare al momento opportuno e a tenere la palla. La Roma c'è? Siamo venuti qua per vincere e per continuare la corsa, abbiamo una partita in meno e dal punto di vista psicologico toglie qualcosa, non aiuta. Con le prestazioni abbiamo vinto in Champions e a Milano, le altre dicevano che erano tutte facili... la squadra ha trovato automatismi e concede poco, una crescita generale. Scudetto? Siamo dietro agli altri, ci teniamo volentieri dietro cercando di riguadagnare punti partita dopo partita, con l'Inter abbiamo perso per 20 minuti, bisogna rimanere coi piedi per terra. Oggi avevamo tante assenze, la squadra ha risposto bene, in tanti hanno fatto tre partite di fila e un viaggio di cinque ore. La partita in meno? Quel periodo ci ha fatto comodo per giocare con l'Atletico, venivamo dalla sconfitta con l'Inter. Ci ha fatto bene per quelle cose ma ci ha tolto qualcosa, peccato ma guardiamo avanti con ottimismo. Guardo la crescita della squadra, per competere a grandi livelli bisogna essere corti e cinici quando serve. Un messaggio a Montella? Ci scambiamo i risultati, l'anno scorso è stato il contrario. L'affetto va a prescindere, è veramente un amico, gli auguro ogni bene".
Eusebio Di Francesco a Sky Sport
“Perché la Roma c'è? Perché abbiamo giocato da grande squadra dopo una settimana con qualche infortunio di troppo e un viaggio lungo che poteva creare problemi. Abbiamo perso anche Strootman nel primo tempo. Prima della gara ho detto ai ragazzi che questa partita andava giocata con la testa più che con il fisico. Una dimostrazione di maturità dei miei ragazzi che hanno concesso poco. Colpito al momento giusto e abbiamo portato a casa 3 punti. Sono giuste le parole di Montella quando dice di parlare positivo in situazioni di crisi, bisogna credere nel proprio valore. Poi magari il campo dice altro. Noi facendo questo lavoro cerchiamo di trasmettere, poi gli episodi cambiano le gare. Vincenzo è un amico, gli auguro ogni bene. Applauso a Florenzi? A me non serviva il gol per capire che giocatore è. Dove lo metti sta, sa fare un po' tutto. Un giorno mi disse di essere un terzino fortissimo, io risposi che si limitava dicendo così. Gli risposi che da terzino ha delle qualità, ma ne perde qualcuna, da esterno è un grande giocatore, pochi hanno i suoi tempi di entrata. È un piccolo Callejon quando gioca davanti e lì è un giocatore unico. Elegante nei confronti di Montella? È il rispetto per i colleghi. Giusto che gli allenatori dicano certe cose e soprattutto ci devono credere. Trasformato gli infortuni in vantaggi? La difficoltà maggiore era andare a prendere Biglia. Nel secondo tempo ho messo fisso Nainggolan su di lui però gli esterni si abbassavano troppo. Ci è mancata la continuità nel primo tempo perché abbiamo rubato 5/6 palle, è anche vero che ci sono anche gli avversari dall'altra parte. A me non piace difendere a 6 e in effetti ci siamo abbassati troppo. Quando giochi con 3 attaccanti è normale che si cerchino le giocate di qualità, quelle che oggi sono riuscite meno a El Shaarawy. Dzeko era troppo isolato nel primo tempo per questo gli ho messo vicino un centrocampista che ci permetteva di essere più aggressivi. Non volevamo abbassarci tanto, il Milan stato bravo. Su questo dobbiamo migliorare ma ci stiamo lavorando. Si potrà rivedere Nainggolan sul regista avversario? Sicuramente si, non cambia la mia filosofia di attaccare. Mi interessa che le due mezzali si alternino. Dipende dalla partita, io alleno un certo sistema di gioco e non è giusto cambiare troppo per i miei giocatori”.
Di Francesco a Roma TV
“La partita? Mi è piaciuta la squadra perché ha giocato con la testa, venivamo da un lungo viaggio e abbiamo saputo soffrire. Siamo stati bravi a sfruttare le occasioni che ci sono capitate. Se l’avevamo studiata così? Assolutamente no, volevamo essere più aggressivi ma non riuscivamo a prendere Biglia. Nella ripresa ho chiesto di andare prima e ho messo Nainggolan fisso su Biglia. A dire la verità ci siamo difesi bene, a volte ci siamo schiacciati ma abbiamo concesso poco. Se Strootman si trova meglio a destra o a sinistra? Non lo so, lui spesso vuole adattarsi alle caratteristiche di Nainggolan. Quando bisogna giocare in ampiezza è giusto mettere i piedi di parte, in partite del genere, invece, hai meno possibilità di essere ampio e l’inversione ci sta. Ho deciso io di metterli con il piede di parte. Le occasioni del Milan? Quando si gioca con il 4-3-3 c’è il rischio di appiattirsi e di abbassarsi. Il terzino rimane sempre in mezzo ai guai. Problema mentale all’inizio? Dal riscaldamento leggo determinate situazioni. Nel primo tempo abbiamo recuperato nella loro metà campo 4-5 palle che potevano essere importanti. Poi abbiamo fatto alcuni errori. Oggi hanno fatto una partita di testa. Quanti giocatori spero di recuperare? Spero Schick e Karsdorp che spero rientrino in gruppo e mi permettano di avere soluzioni. Florenzi è un’arma in più. Come sta Strootman? Era in forse? No non lo era, ha preso una brutta botta che non gli ha permesso di continuare. È la classica vecchietta”.
Di Francesco in conferenza stampa
“Squadra matura che ha lavorato più con la testa che con le gambe. Abbiamo avuto una grande risposta sotto questo punto di vista, abbiamo rischiato poco. Poi abbiamo alzato Nainggolan su Biglia perché giocava con troppa facilità. Dopo la partita siamo fratelli io e Montella, ma nella gara siamo in battaglia. Gli auguro maggior fortuna nelle prossime gare, è stata una vittoria importante, quella più importante è stata in Champions. Dominio del Milan? Ho visto i tiri del Milan, non sono stati tanti, solo dal punto di vista territoriale. Ogni partita ha una sua storia, il Milan ha fatto una buona gara, ma la Roma è stata più intelligente. Non possiamo dominare per 90 minuti, con l'Inter abbiamo dominato per 70 minuti e abbiamo perso per 3-1. Il Milan me l'aspettavo così Andrè Silva è molto interessante, in prospettiva ha grandi potenzialità il Milan. La classifica? Col Napoli sarà una bella sfida, la Juve è la squadra veramente da battere. Il Napoli è una sinfonia in questo momento e vorrei che anche la mia squadra crescesse”