Dybala: "Voglio vincere tutto quello che posso con la Roma, ma ho la curiosità di giocare in Liga o in Premier"

30.05.2024 19:10 di  Luca d'Alessandro   vedi letture
Dybala: "Voglio vincere tutto quello che posso con la Roma, ma ho la curiosità di giocare in Liga o in Premier"
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Questa l'intervista che Paulo Dybala, attaccante della Roma, ha rilasciato ad Athletic del New York Times:

Maradona era solito parlare con il pallone quando giocava, Dybala è più romantico:
"Prima dell'inizio della partita do un bacio al pallone. Lo voglio, voglio che sia con me, non ci parlo. Non voglio annoiarlo, ma gli do un bacio per essere il più possibile vicini". 

Sulle sue doti da numero 10:
"Sono un talento naturale. Devo pensare ed eseguire in una frazione di secondo. Ci sono momenti, quando sei negli spogliatoi, prima di una partita, in cui penso a cosa sta per succedere e come possa creare pericoli ai difensori. Ma quando hai il pallone e sei circondato dai difensori hai solo uno o due secondi per prendere la decisione, così devi essere veloce e un talento naturale. È difficile se non lo sei. Tutto quello che si vede di me è frutto di un talento naturale, non c'è nulla di provato prima". 

L'ex tecnico della Juventus ha detto che i giovani calciatori oggi toccano poco il pallone, mentre fanno allenamenti troppo strutturati:
"Sono in Italia da 12 anni e raramente ho visto giovani giocare a pallone per le strade. Se vai a vedere gli allenamenti dei ragazzi, la differenza con l'Italia è che in Argentina noi diamo molta più libertà. A loro è permesso creare, inventare senza che nessuno gli dica di giocare solo con due tocchi o di passarla lunga".

A Roma ha trovato De Rossi come allenatore:
"Lui ama l'Argentina. È ancora molto affezionato al Boca e a quel mondo. Sono sicuro che gli piacerebbe tornare lì ed allenare lì. Vedremo cosa accadrà, se avrà successo nella sua carriera da tecnico e potrà rimanere in Europa a lungo, vincere trofei, costruire grandi squadre e continuare a fare bene come sta facendo, perché lo merita". 

Il campionato: 
"A nessuno piace arrivare sesti. Avevamo una squadra per finire più in alto. Abbiamo giocato veramente bene a volte, ma siamo arrivati sesti con un gruppo di livello. Non sono molto soddisfatto di quello che abbiamo fatto. Potevamo fare molto di più".

La stagione:
"In tutta la mia carriera ho sempre cercato di migliorarmi dentro e fuori dal campo. Ho cambiato molte persone del mio staff, il mio allenatore, il nutrizionista, lo psicologo, tutto nell'ordine di aiutarmi a performare meglio in ogni partita e allenamento. Mi sono sentito bene questa stagione". 

La carriera:
"Sono stato fortunato abbastanza di avere un'occasione per vincere. Ho vinto, ho perso. Le sconfitte nelle coppe europee sono il mio rimpianto. Non ho vinto né Champions né Europa League ma è sempre il mio obiettivo. Voglio vincere tutto quello che posso con la Roma". 

Nel futuro sta considerando un altro campionato?
"Sono stato in Italia per quasi 12 anni e ancora sto trascorrendo un periodo incredibile. È difficile per me vedermi fuori dall'Italia, perché qui sono cresciuto e diventato un uomo. L'Italia mi ha dato tutto. Sarebbe difficile lasciarla, ma certo che uno ha sempre la curiosità e il desiderio di giocare in campionati come la Liga, la Premier League, dove ci sono grandi squadre e grandi calciatori". 

5 anni fa poteva andare in Premier League?
"Ricordo quell'estate in cui ci fu un sondaggio del Manchester United e del Tottenham, ma era più lo United che mi voleva. La Juventus voleva cedermi. Era la stagione in cui firmò Sarri. Così parlai con lui per vedere se davvero non mi volesse nella squadra. Dopo quella chiacchierata la mia intenzione fu di rimanere. Non volevo andarmene, volevo restare perché ero felice a Torino. Quella fu ma mia miglior stagione"