Ghisolfi: "La decisione dell'esonero di De Rossi è stata dolorosa. Juric può riportare la Roma in Champions League"
Il Direttore Sportivo della Roma Florent Ghisolfi ha rilasciato un'intervista sulle colonne de La Gazzetta dello Sport.
Sugli obiettivi del club.
"Vogliamo una Roma che non sia dipendente da tecnici o dirigenti, stiamo ampliando il management per creare stabilità. Per questo abbiamo anche evitato i prestito per aumentare il valore dei cartellini del club. A breve annunceremo il nuovo CEO, mentre con Sertori, direttore della performance, ricostruiremo il dipartimento scout".
Sul modulo.
"Abbiamo molti esterni per la difesa a 3. Abbiamo preso Hermoso e Hummels proprio perché avevamo deciso con De Rossi che il modulo sarebbe cambiato".
Sugli obiettivi.
"Non parlerò mai di periodo di transizione, ci sono gli obiettivi a breve termine e la Roma merita di stare in Champions League".
Ghisolfi ha poi aggiunto a Il Tempo.
Su De Rossi.
"Capisco la reazione dei tifosi, Daniele è una leggenda della Roma. La decisione di esonerarlo è stata dolorosa per noi. Se un allenatore fallisce, ne risento anche io. Lo ringrazio perché mi ha accolto a braccia aperte, sono sicuro che avrà una grande carriera".
Su Juric.
"Abbiamo cercato la continuità nel lavoro, conosce la Serie A e i giocatori. Si è subito dimostrato entusiasta di venire, senza discutere di durata o stipendio. Credo abbia le qualità per riportare la Roma in Champions League".
Sui rinnovi.
"Speriamo di trovare una soluzione per Zalewski perché non lo vogliamo perdere a zero. Stiamo discutendo anche per quello di Pisilli: ha già un contratto ma è giusto che venga ripagato per il suo lavoro, abbiamo intavolato una riunione con i suoi agenti. Quello di Svilar invece lo rivedremo: se lo merita perché le sue prestazioni sono di alto livello".
Sui Friedkin.
"Quest'estate siamo riusciti a non vendere i giocatori top, questo era un loro obiettivo. Vogliamo entrare nel nuovo stadio con calciatori importanti. I Friedkin vogliono solo il meglio per il club".
Sulla seconda squadra.
"Ha dei costi, ci stiamo ragionando. Ma le squadre che hanno fatto questa scelta ora stanno vedendo i risultati".
Ghisolfi ha infine concuso a Il Corriere della Sera.
Sulla rosa ringiovanita.
"Sono stati fatti investimenti su calciatori sotto i 25 anni, abbiamo abbassato l'età media di un anno e mezzo. Vogliamo creare una Roma performante e sostenibile. Gli obiettivi sono a lungo termine, sui tre anni. Quando vedo la voglia di entrare in campo di Baldanzi e Pisilli, vedo il DNA questa Roma".
Sulla contestazione dei tifosi.
"Rispettiamo il loro malcontento. Il mio obiettivo è creare unità. Se viene fischiato un giocatore, viene fischiata tutta la squadra".
Sulla questione Dybala.
"C'era un interesse molto forte di un club saudita e nel momento in cui un calciatore di 30 anni ha la possibilità di andare via, siamo costretti a prendere in considerazione questa ipotesi. Paulo ci ha riflettuto, come avrebbero fatto tutti, e alla fine ha scelto con il cuore. Parliamo di una persone e un calciatore top, non ci sono direttive del club su come e quanto deve giocare".