Cambio Campo - Herran: "L'Athletic può vincere l'Europa League, è una squadra straripante. Nico Williams è la stella, ma non sottovalutate gli altri"
Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.
L’ospite di oggi è Alfonso Herran, giornalista di Diario As, con il quale abbiamo parlato di Roma-Athletic Club.
Nella passata stagione, l’Athletic è tornato a sollevare un trofeo, la Copa del Rey, dopo tanto tempo dall’ultimo successo. Credi che quest’anno la squadra di Valverde possa essere una candidata concreta a vincere l’Europa League?
"Certo che sì. Ci sono persino aziende di analisi dei dati come Opta che hanno stabilito che è il secondo favorito al titolo dopo Porto. In squadra ci sono molti esordienti in questo torneo, ci sono solo otto giocatori che hanno giocato in Europa con l'Athletic, ma nell'ultima Copa del Rey vinta hanno mostrato il loro istinto vincente e hanno esperienza in momenti difficili. Questo è un Athletic straripante, ha gol ed è molto competitivo. È pieno di morale. E la finale del 2025 è a Bilbao, qualcosa che motiva ancora di più la squadra".
In questa stagione, l’Athletic ha raccolto ne LaLiga 1 pareggio, 2 sconfitte e 4 vittorie di cui 3 consecutive nelle ultime 3 partite. Che Athletic dobbiamo aspettarci all’Olimpico? Pregi e difetti della squadra di Valverde?
"Ci si aspetta una squadra che gioca puro rock and roll, come si dice qui a Bilbao. Gli attaccanti sono molto esili e la squadra impone il suo gioco vigoroso. È molto affidabile, non sta fallendo. I pregi sono l'alto ritmo che i calciatori imprimono alle partite, la pressione elevata e le occasioni create dopo aver recuperato il pallone. Il suo gioco è più diretto e veloce di quello della Roma. Queste tre vittorie in una settimana hanno aumentato l'autostima della squadra, che è pronta per la sfida dell'Olimpico e per l'Europa League. Le debolezze, invece, possono attenersi alla costruzione di gioco: senza Sancet, i giocatori dovranno muovere la palla sulla trequarti di campo. È un uomo chiave per fare da raccordo tra il centrocampo e attacco".
Quanto è importante la permanenza di Nico Williams, stella dell’Athletic, per il club?
"Moltissimo. Il suo coraggio contagia il resto della squadra. È la grande stella, l'uomo più mediatico, il più acclamato dal San Mamés. In previsione di un'ipotetica cessione al Barcellona, l'Athletic ha acquistato Djaló a un prezzo molto alto (15 milioni più 5,5 di bonus), ma alla fine ha deciso di rimanere, almeno un altro anno. Questo dà un salto di qualità assoluto al club in questo ritorno in Europa".
A proposito di Nico Williams, come sta? La sua eventuale assenza contro la Roma potrà pesare sul match?
"Nico è partito per Roma perché può giocare. Il colpo alla caviglia sinistra presa a Leganés è stata forte, ma non vuole perdere una partita così importante in uno stadio di tale livello. Comunque, la sua assenza non sarebbe un dramma, visto che il suo sostituto, Berenguer, che conosce molto bene il calcio italiano, è in un momento di forma eccezionale. L'Athletic non è solo Nico Williams".
Per la Roma non è stato un inizio facile di stagione, tanto che è stato esonerato Daniele De Rossi e la prima vittoria è arrivata pochi giorni fa con Juric in panchina. Che idea ti sei fatto sulla Roma? Che avversario ti aspetti?
"A Bilbao ci è arrivata la voce che la Roma sta attraversando una crisi societaria molto grave. Ma l'ultimo 3-0 contro l'Udinese mette in guardia tutti all'Athletic. Il cambio di allenatore ha provocato una reazione. Valverde si aspetta una gara uno contro uno a tutto campo. Un gioco fisico. In tutto ciò che riguarda i duelli, i romanisti cercano sempre di prendere le distanze. Si tratta di un calcio diverso. La chiave potrebbe essere vincere i duelli in mezzo al campo e, soprattutto, un gioco efficace sulle fasce".
Restando in tema panchine: per Juric sarà il debutto in una competizione europea, mentre Valverde ha già tanta esperienza continentale. Penso che questo possa influire sul risultato della gara?
"Valverde è una leggenda dell'Athletic e della Spagna, ma in Europa ha avuto molte più amarezze che gioie. Nessuno dimentica la la sconfitta con il Barcellona a Roma nel 2018. Ha molta più esperienza, sì, ma ha davanti un conto in sospeso. Inoltre, il tecnico sa di avere la pressione di essere costretto a fare qualcosa di grande in questa competizione".