L'avversario - Occhio a come Gilardino sorprese Mourinho
Sarà il Genoa di Gilardino ad affrontare domani sera la Roma.
MOTIVAZIONI – I liguri sono ormai salvi e non hanno più motivazioni, potendo però giocare liberi di testa e senza pressioni.
COSTRUZIONE – I genoani costruiscono dal basso con un giropalla tra i tre centrali. Nel 3-5-2, dei tre centrocampisti centrali uno rimane solitamente più alto, con Badelj e Strootman candidati ad abbassarsi per aiutare nell’impostazione. Gudmundsson parte sulla carta accanto a Retegui ma, in realtà, svaria per tutta la trequarti e si abbassa spesso per dare una soluzione in più al portatore palla. Il Genoa non disdegna anche l’attacco diretto, con un lancio dalle retrovie, sebbene manchino giocatori molto alti in fase offensiva.
GIOCO SULLE FASCE – Il Genoa prova a sfondare anche dalle fasce, risalendo il campo tramite dei triangoli formati dal braccetto di parte, la mezzala e l’esterno, che si interscambiano spesso di posizione.
FASE DI NON POSSESSO – Tendenzialmente, il Genoa non spicca per avere un atteggiamento aggressivo ma può alternare un atteggiamento più prudente (con un solido 5-3-2 a protezione della propria metà campo) e una postura più aggressiva, come accaduto proprio nel match del girone di andata, quando un pressing asfissiante dei liguri mise in difficoltà la squadra allenata allora da Mourinho.