Perez: "Fonseca mi ha chiamato e mi ha convinto. I tifosi? Senza parole. Il Barcellona vuole vincere ma non ha pazienza con i giovani"
Carles Pérez ha parlato ai microfoni del Mundo Deportivo per parlare della sua esperienza romana.
Debutto come titolare e gol. È riuscito a dormire poi?
"Sì, era molto importante per me. Non pensavo per niente che sarebbe stato così. Avevo molta voglia e molta fiducia ma non avevo la certezza di segnare. Sono molto contento di aver aiutato il club a vincere dopo molte partite senza segnare".
Per un attaccante fa sempre bene poter iniziare segnando
"Arrivavo da tre partite nelle quali ero subentrato e ogni volta mi sentivo meglio. Ho avuto l'opportunità di giocare come titolare e ne ho approfittato. Noi attaccanti abbiamo bisogno di sicurezza e autostima e quale modo migliore di segnare per averle. Avevo già la fiducia del mister, del club e dei compagni e spero di continuare così"
È arrivato con la nomea di essere un giocatore del Barcellona, passando dall'essere un calciatore delle giovanili a uno di quelli che genera più aspettative a Roma. Come lo vive?
"Molto bene, come sempre. Sono umile e un gran lavoratore e non bisogna essere ne sentirsi migliore di altri. Siamo tutti uguali nel club e voglio guadagnare minuti e aiutare la squadra".
Questo non ti genera ulteriore pressione?
"No, ringrazio il club e vengo qui per aggiungere qualcosa. Vero che qualcosa cambia perché in Spagna avevo un altro ruolo ma spero di aiutare la squadra e fare altri gol".
Il Barça ha preso Braithwaite per il tuo ruolo
"A volte si prendono decisioni corrette e altre no. Il Barcellona vuole vincere ma non si ha pazienza con i giovani. Non ho molta voglia di parlare di questo. Sono grato al Barcellona per tutto quello che mi ha dato e tutto ciò che ho appreso lo so grazie a loro e questo mi ha permesso di arrivare in un grande club come la Roma. Non si sono comportati bene alla fine ma sono comunque grato".
Avevi molte proposte. Come mai la Roma?
"Avevo molto offerte dalla Germania, dall'Italia e dalla Spagna. Mi ha chiamato il mister e ho parlato con lui e quando un allenatore ti chiama è perché ha tanta fiducia in te. Mi ha convinto per quello che mi ha detto e trasmesso. Ho pensato al club, alla squadra, alla città e mi convinse. Non mi sono sbgliato e sono entusiasta di stare qui".
Che obiettivo ti sei posto qui?
"Di migliorare come giocatore. Il campionato qui è diverso e dopo la mia tappa al Barcellona qui posso migliorare sotto molti aspetti. Desidero diventare un giocatore importante qui, ancor di più dopo quello che ho vissuto con i tifosi giovedì. Senza parole".