Ranieri è una mossa alla De Rossi. I Friedkin provano a rimettere la romanistità al centro del villaggio, ma il progetto?

14.11.2024 10:39 di  Luca d'Alessandro   vedi letture
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
Ranieri è una mossa alla De Rossi. I Friedkin provano a rimettere la romanistità al centro del villaggio, ma il progetto?
© foto di Vocegiallorossa.it

“La scelta dell’allenatore è importante, collettiva e strategica. Il progetto dei Friedkin è a lungo termine". Così parlava la società, nella figura di Florent Ghisolfi, dopo aver esonerato Ivan Juric. La situazione che era preoccupante è precipitata dalla gara di Bruxelles in poi e divenuta insostenibile. Il compito della società era proprio quello di mettere un punto a una situazione creata dalle scelte fatte, proprio da loro, fino a questo momento: un calciomercato finora non all'altezza delle aspettative, l'esonero di De Rossi e l'ingaggio di Juric

La scelta è ricaduta su sir/sor Claudio Ranieri. Proprio lui. Sempre lui. Come va interpretata questa nuova scelta da parte dei Friedkin? Il primo pensiero è quello che legato che se arriva un allenatore che aveva dato l'addio a questo mestiere qualcosa non è andato per il verso giusto. Questo vuol dire che durante i famosi casting o il progetto Roma non ha attratto nomi più blasonati o si è voluto mettere una pezza. Stagione compromessa a novembre (anche se ci sarebbe sempre l'Europa League), due allenatori a libro paga, tifoseria disamorata del gruppo e della società chi può essere un uomo spendibile? Claudio Ranieri. 

Il mister dunque rappresenta l'usato sicuro e una mossa alla "De Rossi". Esatto, come fu scelto De Rossi per sostituire quel Mourinho ancora amato dai tifosi romanisti, adesso arriva Ranieri per tentare di rimettere la romanistità al centro del villaggio (per citare un altro allenatore accostato in questi giorni). Ranieri ovviamente sarà inattaccabile dai tifosi (ci mancherebbe, tanto rispetto per chi ancora una volta si rimette in gioco per amore dei colori giallorossi), gli stessi che avevano sperato in lui nel ruolo di dirigente per uscire da questo momento. Chissà se non sarà così, dopo aver traghettato, ancora una volta, la Roma. 

Dove potrà arrivare la Roma di Ranieri? Vista la paura di una retrocessione che post-Torino aleggiava nella Capitale, da questo punto di vista è l'uomo giusto, ma il club giallorosso non è il Cagliari e quindi ci si deve aspettare almeno una qualificazione in Conference League. L'inizio sarà senz'altro durissimo. Il primo compito sarà quello di recuperare il gruppo calciatori. Cosa non tanto complicata visti i rapporti con il tecnico Juric (a cui nessuno ha mandato un messaggio social dopo l'esonero). Più difficile sarà ottenere subito punti con la Roma che dovrà affrontare Napoli, Tottenham e Atalanta. 

"Alea iacta est". Non resta che augurare un buon lavoro a mister Ranieri.