Gravina: "Se iniziamo a maggio possiamo finire i tornei. Si può non assegnare il titolo, ma il resto deve essere deciso"
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni.
Cosa salvare, Europei, campionato o Coppe?
"Lo decidiamo martedì, ma l’evoluzione dell’epidemia ci coinvolge tutti allo stesso modo. Nessuno può pensare che questo sia un problema italiano, siamo solo avanti di due settimane rispetto al resto d’Europa. Tutti dobbiamo mettere prima la salute e far prevalere il buon senso, e il buon senso dice che difendere un grande evento europeo sarebbe un errore strategico".
I club e la Lega sono tutti della stessa idea?
"Non ci sono alternative. L’Europeo fa da tappo allo slittamento di molti campionati, con il rischio di perdere tutt"o.
Lei è certo di poter salvare il campionato?
"Io mi accontenterei di salvare la salute di tutti gli uomini di sport. Poi ho fiducia di salvare anche i campionati".
Giocando fino a giugno, o anche a luglio?
"Abbiamo una dead line il 30 giugno. Scadono contratti, assicurazioni, licenze. Finisce l’anno calcistico".
Quanti giorni servono per concludere i tredici turni mancanti della Serie A, considerando che nello stesso periodo potrebbero esserci impegni delle italiane nelle Coppe?
"Dai 45 ai 60 giorni. In due mesi portiamo tutto a termine con certezza. Se pure iniziamo a maggio si può fare".
Se l’epidemia si mangia anche un po’ di maggio, che si fa? Si rinuncia ad assegnare lo scudetto? Lo si regala?
"Tutti pensano che l’unico problema sia assegnare lo scudetto. Dobbiamo stabilire chi va in Champions e in Europa League, chi retrocede in B, chi sale in A. In via teorica si potrebbe non assegnare il titolo, ma tutto il resto si deve stabilire".