Bayern Femminile, Straus: "La Roma è un'ottima squadra. Sarà una grande sfida"

14.11.2023 14:20 di  Emiliano Tomasini  Twitter:    vedi letture
Bayern Femminile, Straus: "La Roma è un'ottima squadra. Sarà una grande sfida"
Vocegiallorossa.it
© foto di José Maria Diaz Acosta

L'allenatore del Bayern Monaco Femminile Alexander Straus è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Women's Champions League contro la Roma Femminile. 

Domanda di Vocegiallorossa.it - Cosa temete della Roma?
“La Roma è un’ottima squadra, che ha superato la Juventus nel campionato italiano, che sta crescendo molto. Hanno giocatrici che conosciamo, conosciamo le qualità di Saki (Kumagai), hanno molte buone giocatrici. Stanno migliorando molto, anche in Champions League e ovviamente in campionato. Sarà una partita molto difficile, è una grande sfida".

Come sta la squadra?
"Non ci sono altri infortuni rispetto all'ultima partita”.

Cosa pensa del girone?
“Per me è il girone più difficile, ci sono squadre molto buone. Penso che saranno partite difficili, è un gruppo interessante in confronto agli altri. Giochiamo queste partite con fiducia, rispettiamo i nostri avversari. Non possiamo controllare contro chi giochiamo, fa parte del gioco. Ci sono gruppi che sembrano più facili, ci sono grandi squadre fuori dalla competizione. Sarà interessante”.

Avete avuto un inizio più complicato lo scorso anno rispetto alle aspettative.
“Quando ho parlato di una strada complicata non parlavo di partite singole. Possiamo vincere o perdere, fa parte del calcio e parte delle nostre performance. Vogliamo ottenere successi, possiamo farlo se seguiamo lo stesso percorso dello scorso anno e non veniamo distratte, magari da qualche domanda dopo una partita che pareggiamo, non veniamo distratte ma il mio lavoro è tenere le calciatrici sull’attenti. In Germania ci sono buone squadre in campionato, così come in Champions League. Facciamo analisi 20 ore prima della partita, penso che non sottovalutiamo nessuno, ovviamente c’è il rischio di non ottenere successi, ma onestamente penso che abbiamo buoni numeri e risultati nell’ultimo anno e mezzo. Lo scorso anno abbiamo avuto un inizio difficile, penso che anche quest’anno qualche volta non siamo state fantastiche, ma dovevamo migliorare e lo abbiamo fatto anche lo scorso anno, quando l’inizio difficile fu un pari con l’Eintracht e una sconfitta col Wolfsburg. Gli ostacoli sono nella nostra prospettiva, penso che stiamo crescendo sotto tanti aspetti, le cose non sono facili da vedere da fuori, ma penso sia molto importante e necessario creare un ambiente che permetta di avere successi. Quando andrò via, il club sarà in una posizione migliore di quando sono arrivato e questo è il mio obiettivo, siamo sulla buona strada. Competiamo ogni volta che andiamo in campo, abbiamo rispetto per tutte le squadre contro cui giochiamo”.

Qual è il piano gara contro una squadra che ha segnato tanto come la Roma?
“Non penserete che vi dirò il piano gara qui? State chiedendo troppo (ride, ndr). Loro hanno segnato molto, speriamo di riuscire a fermarle e a punirle. Sarà diverso per noi e anche per loro rispetto al campionato, lo sanno anche loro. È un approccio diverso da gara a gara, ma saremo noi stesse e faremo quello in cui crediamo, questi sono i princìpi su cui lavoro. Siamo fiduciose”.

C’è bisogno di qualche cambiamento nel formato della competizione, viste le eliminazioni eccellenti nei preliminari?
“Sì, penso che per la crescita del nostro sport servono grandi squadre, partite come PSG-Manchester United nei preliminari non vanno bene. Abbiamo giocato una partita difficile contro la Real Sociedad, che era seconda in Spagna, ci sono cose che puoi controllare e cose che non puoi controllare. Non sono un politico o un dirigente, penso sia importante che ci sia possibilità per le piccole squadre di qualificarsi, ma è importante che anche i club di grandi nazioni possano giocare un grande torneo. Guarderò il Brann giocare in Champions League, il mio ex club, è importante che si possano qualificare, ma penso che ci siano club che non si sono qualificati che avrebbero la qualità per esserci”.