ALLA SCOPERTA DI MOURINHO - Un nuovo club

30.06.2021 15:30 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Luca d'Alessandro
ALLA SCOPERTA DI MOURINHO - Un nuovo club
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© foto di Imago/Image Sport

"La gente dice che non sorrido mai, che sono spietato, ma posso essere diverso con il mio club". José Mourinho sarà il prossimo allenatore della Roma e Vocegiallorossa.it ha deciso di approfondire il lavoro del tecnico portoghese a 360° per far capire ai tifosi giallorossi, in attesa di seguirlo quotidianamente nelle sue gesta romanista, cosa aspettarsi dallo Special One. 

Il club di Trigoria sarà la decima squadra da responsabile tecnico di Mourinho dopo una carriera tra Portogallo e Inghilterra, con le parentesi di Inter e Real Madrid. Una nuova sfida, una nuova avventura già iniziata ufficialmente, ma soltanto a livello comunicativo, con l'annuncio del club e post social del tecnico di Setubal. 

Ben diverso sarà quando varcherà i cancelli del Fulvio Bernardini. Un ufficio da arredare con le sue varie targhe vinte in carriera, lavagne tattiche portatili, appese al muro e una scrivania con un block notes anch'esso con stampati su dei campi da calcio, pronti a riempire con i nomi dei calciatori divisi per ruolo, pensando da subito a tutte le opzioni tattiche con cui far giocare la squadra. 

"Quando arrivo in una squadra so che tutti meritano una chanche, poi devono imparare a lavorare con me e io con loro. Devo mostrare loro che allenatore sono. Il futuro conta più del passato". 

Dalla scrivania al campo. Pronto a conoscere i giocatori. Una delle prime che fa, può sembrare una formalità, è quella di chiedere ai calciatori l'esatta pronuncia dei loro nomi o come vogliono essere chiamati. Il motivo questa fiscalità è semplice, il suo nome viene pronunciato con l'inflessione argentina Jose (Giuseppe in italiano), mentre lui è Josè (con la jota ben marcata). 

"Con me non devi dare il 75% o il 95%, con me devi dare il 100% e se lo fai sempre, non avrai problemi". 

Uno studio approfondito, una sorta di scan verso i propri player, supportato dal suo staff, per farsi un'idea di loro fin dal primo allenamento. Come è a suo modo sincero e rispettoso verso i calciatori, chiede la stessa cosa da parte loro attraverso l'impegno nelle sedute. A Mourinho piace individuare quegli atleti che lui etichetta come pigri ed essere una spina nel fianco in allenamento, visto che è solito partecipare attivamente agli esercizi. 

"Cerchiamo di trasmettere alla squadra il fatto che crediamo in loro e che raggiungeremo ottimi risultati". 

L'aspetto mentale (come vedremo più avanti nello speciale) è in cima al Mourinho pensiero, così come punta molto sul gruppo. Ecco che il suo vice Sacramento sarà attento a studiare le dinamiche dello spogliatoio, cercando di individuare i leader e le peculiarità dei singoli per sfruttarle in positivo. 
Altra cosa che farà, sarà quella di intrattenere col capitano del team una riunione faccia a faccia in cui metterà in chiaro il suo essere "Special One", cercando da subito di far arrivare il messaggio principale: che non accetterà il fatto di essere alla Roma e non vincere nulla".