Spagna, quattro capi d'accusa per Rodri e Morata per il coro su Gibilterra

24.07.2024 04:00 di  Luca Campagna   vedi letture
Spagna, quattro capi d'accusa per Rodri e Morata per il coro su Gibilterra
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Dopo aver annunciato venerdì 19 luglio l'apertura di un'indagine su Rodri e Morata per stabilire se avessero violato le norme disciplinari UEFA, a causa del coro "Gibilterra è spagnola" durante i festeggiamenti per la vittoria dell'Europeo, la UEFA ha deciso. E negli ultimi minuti ha annunciato l'apertura di un procedimento disciplinare contro i due giocatori della nazionale spagnola, informa il quotidiano AS, accusandoli di quattro capi d'accusa.

L'accusa nel dettaglio.
La UEFA, facendo riferimento all'articolo 55 del Regolamento Disciplinare UEFA, accusa il centrocampista del Manchester City e il neo attaccante del Milan di aver violato i Principi Generali di Condotta; Violazione delle norme fondamentali di condotta decorosa, articolo 11(2)(b). dell'uso di eventi sportivi per manifestazioni di natura non sportiva, articolo 11, paragrafo 2, lettera c), e del discredito dello sport del calcio, e della UEFA in particolare, articolo 11, paragrafo 2, lettera d), DR.

Cosa succede ora.
L'organo di Nyon ha annunciato che l'Organo di Controllo, Etica e Disciplina UEFA deciderà a tempo debito in merito alla sanzione di Rodri e Morata. L'apertura del procedimento disciplinare, tuttavia, è un passo in direzione della sanzione di entrambi gli spagnoli da parte della società di calcio svizzera. Come spiega il giornale spagnolo, il regolamento disciplinare della UEFA non è chiaro sulle punizioni che potrebbero essere assegnate per questa tipologia di comportamento.
Ma un indizio potrebbe venire dalla squalifica impartita al difensore turco Demiral per due partite dopo aver fatto il "saluto del lupo", associato al gruppo di estrema destra dei Lupi Grigi. Una sanzione, ha spiegato la UEFA, "per aver violato i principi generali di condotta, per aver violato le regole basilari di comportamento dignitoso, per aver utilizzato eventi sportivi per manifestazioni non sportive e per aver gettato discredito sullo sport del calcio".