Nessun pericolo sulle palle da fermo e zero gol dalla difesa
"È la dura legge del gol", cantava Max Pezzali nel lontano 1997, e oggi quelle parole suonano più attuali che mai. La Roma, nonostante i numerosi momenti difficili che ha attraversato negli ultimi anni, ha sempre potuto contare su una risorsa fondamentale: i calci piazzati. Durante l'era Mourinho, infatti, i gol realizzati su calcio d'angolo sono stati una delle principali armi offensive dei giallorossi, rappresentando una costante fonte di pericolosità. La squadra dello "Special One" poteva fare affidamento su giocatori particolarmente forti nel gioco aereo, come Ibanez, Smalling e Mancini, che erano abili nel capitalizzare le occasioni da fermo. Non a caso, la Roma sotto la guida del tecnico portoghese si è spesso collocata ai vertici delle classifiche relative ai gol segnati da corner.
All'inizio della stagione 2022/2023, la tendenza sembrava confermarsi: i giallorossi hanno infatti realizzato 3 gol su calcio d'angolo nelle prime tre partite, grazie a battitori di grande qualità come Pellegrini e Dybala e a "colpitori di testa" come Smalling e Ibanez. Questo dimostra come i calci piazzati hanno rappresentato uno degli assi nella manica della Roma. Dopo l’esonero del portoghese e con l’arrivo di De Rossi in panchina la tendenza si è quasi invertita.
De Rossi ha adottato un gioco più collettivo e meno dipendente dai singoli episodi, privilegiando una manovra corale rispetto all'approccio diretto che caratterizzava il gioco di Mourinho. Questo cambiamento ha avuto un impatto evidente anche sui calci piazzati: dal 2021/2022, la media dei corner battuti dalla Roma si è quasi dimezzata. Alla fine della stagione 2021/2022 con 11 gol segnati su 237 corner battuti, la Roma ha raggiunto una percentuale realizzativa del 4,64%. I giallorossi si sono distinti per la loro capacità di liberare spazio sul primo palo, dove solitamente uno tra Abraham, Mancini o Smalling si posizionava per tentare il colpo di testa. Che sia stato Pellegrini a battere il corner, come è avvenuto nella maggior parte dei casi, o un altro giocatore, la squadra di Mourinho ha prediletto una traiettoria convergente nel 58,23% dei casi. Questa scelta permette di sfruttare anche le deviazioni minime, rendendo difficile per il portiere reagire tempestivamente. Parte di questa riduzione è legata a cambiamenti strutturali nella squadra giallorossa. De Rossi, infatti, ha dovuto fare a meno di Chris Smalling, spesso assente per infortuni, mentre Roger Ibanez è stato ceduto all'Arabia Saudita durante il mercato estivo, privando la Roma di due pedine fondamentali per il gioco aereo.
Nella stagione 2022/2023, la difesa della Roma è stata protagonista in fase offensiva, segnando 8 gol grazie soprattutto ai contributi di Mancini, Smalling e Ibanez, tutti abili nell'interpretare le situazioni di palla inattiva. Con l'inizio della stagione 2023/2024, si è registrato un lieve ma significativo miglioramento in questo reparto. Infatti, in tutte le competizioni stagionali, i difensori della Roma hanno già realizzato 10 gol, dimostrando che, nonostante i cambiamenti e le assenze, la capacità dei giallorossi di sfruttare i calci piazzati rimane un'arma preziosa, soprattutto grazie alla qualità dei battitori e alla predisposizione dei difensori a inserirsi con tempismo nelle aree avversarie. Nella stagione scorsa Mancini è stato un dei difensori che ha segnato più gol, sotto solamente a Dimarco, Theo Hernandez e Martinez Quarta.
Fino a questo momento della stagione, la Roma ha segnato solo 1 gol su calcio d'angolo, grazie a un colpo di testa di Niccolò Pisilli nella partita contro il Venezia. Zero gol, quindi, da parte dei difensori giallorossi. Questo dato evidenzia chiaramente le difficoltà che la squadra giallorossa sta incontrando nel finalizzare le opportunità che si creano, specialmente su palla inattiva. Se in passato i calci piazzati rappresentavano una delle armi più efficaci del loro "arsenale" offensivo, oggi sembrano aver perso gran parte di quella capacità di sfruttare queste situazioni. La squadra, infatti, fatica a trovare la via del gol anche in quelle situazioni che in passato risultavano essere decisive, rendendo meno incisivo un aspetto fondamentale del loro gioco.