Bologna, Orsolini: "Cambio allenatore? Ci siamo adattati e i risultati iniziano a vedersi"
Dopo il match contro la Roma, Orsolini ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa. Queste le sue parole:
Sui cambiamenti.
“Sì, come tutti i cambiamenti, ha bisogno di tempo: dal cambio dell’allenatore alla sostituzione di elementi fondamentali come Joshua e Calafiori, e la perdita prolungata di Ferguson, che erano tra i pilastri della squadra dell’anno scorso. Abbiamo cercato di attuare le idee del mister; anche il riferimento in attacco è cambiato, non tanto per caratteristiche quanto per ruolo. Zirkzee, ad esempio, era un centrocampista offensivo che gestiva il gioco, mentre con Castro e Dallinga il nostro stile è più diretto, con un attaccante che regge il reparto quasi da solo. Ora ci siamo adattati e i risultati iniziano a vedersi”.
Che periodo è stato?
“All’inizio, ripeto, mi sentivo addosso un po’ troppa responsabilità, per una questione personale: so che la gente si aspetta molto da me e, quando non riesco a dare quello che si aspettano, a volte mi sento inadeguato. Cerco sempre di lasciarmi scivolare tutto addosso, concentrandomi su me stesso, lavorando giorno per giorno per migliorarmi, sia in fase offensiva che difensiva. Sto lavorando tanto con il mister, che mi sta dando una grossa mano, parliamo moltissimo, quasi tutti i giorni individualmente, e sono contento del periodo che sto vivendo, che stiamo vivendo, e spero di continuare così.Per quanto riguarda la Nazionale, come ho detto prima in un’intervista, credo che noi esterni siamo un po’ penalizzati dal modulo. Ovviamente le decisioni e le convocazioni non dipendono da me, ma dal mister Spalletti, che comunque ha dichiarato che le porte della Nazionale sono sempre aperte per tutti. Io sono sempre a disposizione: per me è un grandissimo onore essere chiamato. Ma, al di là della convocazione, penso sempre a fare il mio e a lavorare, perché arrivare non è un chiodo fisso in questo momento; abbiamo tanti altri pensieri, come la Champions, e stiamo faticando un po’. Ora approfittiamo della pausa per ricaricarci e lavorare ancora di più e ancora meglio”.