Festa: "La Roma ha compiuto una mezza impresa contro l'Inter"

Festa: "La Roma ha compiuto una mezza impresa contro l'Inter"Vocegiallorossa.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
Oggi alle 00:00Interviste
di Redazione VG

Gianluca Festa, ex calciatore di Roma, Inter e Cagliari, è intervenuto alla trasmissione “Bar Forza Lupi”, su Centro Suono Sport 101.5.

Sei stato allenato da Claudio Ranieri a Cagliari, dal 1988 al 1991. Che esperienza è stata?
“Una cavalcata straordinaria, tre promozioni consecutive dalla Serie C fino alla Serie A. Eravamo un gruppo di giovani che stava crescendo insieme. Ranieri arrivava dalla Puteolana, era agli inizi della sua carriera di allenatore, ma era già molto avanti”.

Era “avanti" agli inizi e lo è ancora oggi, che sta per smettere. Qual è la forza di Ranieri allenatore?
“Lui riesce sempre a tirare fuori il meglio dai giocatori. Ha un modo di fare diverso dagli altri allenatori. La sua forza è nella gestione del gruppo. Non cura solo l’aspetto tattico, ma anche e soprattutto l’aspetto relazionale. Parla molto con i suoi giocatori ed è stato tra i primi ad introdurre il concetto di psicologia nel calcio. Con il suo modo di essere e di fare, riesce a conquistare tutti, sia i calciatori che i tifosi. Alcune imprese, come quella di Leicester, poteva farle solo lui”.

E l'aspetto tattico di Ranieri?
“Dipende dal contesto in cui si trova ad allenare. Al Leicester si copriva molto prima di attaccare: grande attenzione alla fase difensiva e palla lunga per Vardy. In ogni caso, riesce a creare solidita in ogni squadra, rilanciando vecchi giocatori e spronando i più giovani”.

La tua esperienza alla Roma?
“Stagione 1993/94. Mi volle Mazzone. Arrivai in prestito per un anno dall’Inter. A Roma sono stato bene. C'è un buon clima, il sole e i tifosi sono simpatici. Con Aldair formammo una coppia difensiva molto solida e affiatata. La Roma provò a trattenermi, ma il presidente Pellegrini si oppose”.

A proposito di Inter e Roma, la Roma è tornata a vincere a San Siro, battendo la capolista.
“Non è un buon momento per l'Inter, ma è stata comunque una mezza impresa. Secondo me, Ranieri mentiva quando diceva di non credere alla Champions. Probabilmente, non voleva infiammare gli animi dei tifosi, creando aspettative”.

La trattenuta di Ndicka su Bisseck?
“Difficile da giudicare, anche con il VAR. È un contatto al limite della regolarità. Si poteva dare o non dare rigore. L’arbitro ha deciso di non darlo”.

Il nuovo assetto tattico di Ranieri ha aiutato la crescita di Gianluca Mancini?
“Secondo me, Mancini è adatto come difensore centrale. Lo vedo bene in questo ruolo. Se continua così, può anche tornare ad ambire un posto in Nazionale”.

Come immagini Ranieri da dirigente?
“Lui ha veramente tanta esperienza nel mondo nel calcio e penso che si troverà bene in quel ruolo. Tra l'altro, Ranieri conosce le dinamiche interne dello spogliatoio, cosa che può aiutare la società sensibilmente”.

Chi vedi come prossimo allenatore della Roma?
“Non so, forse Gasperini. Certo, nel caso, ci vorrebbe tempo prima che si adatti alla Roma e riesca a realizzare ciò che ha fatto all'Atalanta”.