Inter, Inzaghi: "Sapevamo sarebbe stata dura, i ragazzi sono tutti da abbracciare"
Nel post partita di Roma-Inter ha parlato Simone Inzaghi.
Inzaghi a DAZN
Sulla partita:
“Ci aspettavamo una partita difficile, contro una squadra forte che in casa concede davvero poco. La squadra è sempre stata in partita. I ragazzi sono tutti da abbracciare per quello che stanno facendo dal primo aprile. Siamo l’Inter e vogliamo affrontare tutte le competizioni fino in fondo. Queste finali e semifinali che ci siamo conquistati è giusto godercele, ma giocare così tante partite ravvicinate è difficile”.
Cosa è cambiato dal Monza?
“È cambiato che ho la possibilità di scegliere, di cambiare in attacco e a centrocampo. Ho soluzioni importanti. In difesa e con i quinti ho meno scelta, ma spero di recuperare Gosens e D’Ambrosio. Fino a gennaio non avevo mai la possibilità di scegliere”.
Su Brozovic e Lukaku:
“Dal 1° ottobre a fine gennaio non lo abbiamo avuto, come Lukaku. Entrambi sono molto importanti, ora sono tornati a fare quello che sanno fare. Spero possano continuare così, ma ho grande fiducia in loro”.
Li avete fermati anche sulle palle inattive:
“Abbiamo lavorato tanto su questo aspetto, nell’andata ci era costato caro. Non aver preso gol con 12 corner a loro favore è importante”.
Sul derby in semifinale di Champions:
“È una sfida in 180 minuti. In questi anni ne abbiamo giocate tante, dobbiamo ragionare sui 180 minuti, sapendo che una partita è fatta di episodi e momenti. Servirà soffrire tutti insieme. Sarà un derby aperto”.
Sulle condizioni fisiche della squadra:
“Lavoro da 10 anni con grandi professionisti. Siamo un grandissimo staff. Volevamo arrivare a questo momento di stagione al massimo, non potevamo prevedere di essere in semifinale di Champions e in finale di Coppa Italia. I miei giocatori hanno un grande cuore. Ci siamo tappati le orecchie, abbiamo sentiti giudizi che non condividiamo, ma abbiamo continuato a lavorare. Mancano quattro partite di campionato e le coppe, giocheremo con grande spirito”.
Inzaghi in conferenza stampa
C'è il paradosso di arrivare troppo bene al derby di Champions?
"Mah no, diciamo che abbiamo vinto una partita importante, contro una squadra di assoluto valore. Sapevamo che era una partita difficilissima dove dovevamo rimanere concentrati e la squadra ha fatto la gara che doveva fare. Ho abbracciato uno a uno i ragazzi, da aprile stiamo giocando tantissimo così come la Roma, oggi ci serviva questa vittoria, dobbiamo farne altre, ora c'è questo impegno di cui sappiamo l'importanza per società e tifosi".
La squadra gioca con la testa, sa indirizzare le partite mentalmente, prima non era così.
"Quando c'era qualche sconfitta e qualche pareggio in cui si è parlato tanto vedevo lavorare quotidianamente i ragazzi, vedevo le partite senza pensare al risultato ed ero tranquillo, vedevo una squadra che creava tanto. La testimonianza è oggi, la squadra oggi non ha creato come non ha creato tanto la Roma, abbiamo difeso da squadra e così si vincono le partite".
È la migliore Inter della stagione a livello psicofisico? Brozovic?
"Brozovic e Lukaku ci stanno aiutando tantissimo, fino a gennaio li abbiamo avuti per un mese scarso, sappiamo la loro importanza e siamo contenti. Per quanto riguarda la condizione fisica ho dei professionisti con me da più di 10 anni, lavoriamo con un unico obiettivo per il bene dell'Inter, c'era la speranza di arrivare a questo momento in buone condizioni fisiche".