Cambio Campo - Grossi: "Il Parma rischia di essere con la mente già in vacanza. All'Olimpico spazio a chi ha giocato di meno"
Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.
L'ospite di oggi è Paolo Grossi, giornalista de La Gazzetta di Parma, con il quale abbiamo parlato di Roma-Parma.
Con la salvezza raggiunta la settimana scorsa, si aspetta un Parma già in vacanza o crede che la possibilità di arrivare al decimo posto, con introiti maggiori, rappresenterà una motivazione forte per fare bene a Roma?
"È vero che il Parma può aumentare di quattro milioni gli introiti con un eventuale decimo posto, ma non credo che questo basterà. Vedremo un Parma abbastanza vacanziero, con diversi nuovi volti in campo, come annunciato da D'Aversa in conferenza stampa. Con l'obiettivo salvezza già raggiunto, è giusto che chi non ha avuto la possibilità di giocare con continuità trovi un po' di spazio".
Il Parma sarà spettatore di un evento come l'addio di De Rossi, cosa si prova in questi casi?
"Innanzitutto voglio affermare il massimo rispetto per la persona e per il calciatore. Qui a Parma l'anno scorso abbiamo avuto l'addio di Lucarelli, un personaggio e simbolo paragonabile a De Rossi, una bandiera che ha seguito la squadra fino alla Serie D. Il Parma parteciperà da attore non protagonista in questa giornata, con la consapevolezza di cosa vuol dire per i tifosi romanisti una giornata del genere".
Che percezione c'è da fuori del caos che avvolge la Roma in questo periodo?
"Personalmente, sono un po' deluso dai risultati ottenuti dalla Roma negli ultimi anni. La semifinale di Champions è arrivata quasi casualmente rispetto al cammino. Visti i presupposti ed il gruppo che si era creato, mi aspettavo una Roma pronta a competere per lo Scudetto, infastidendo fino all'ultimo la Juventus, ma non è stato quasi mai così negli ultimi tempi. Dispiace perché una Roma più competitiva poteva dare più fascino al campionato. Devo dire che da fuori si vedono alcuni problemi nella società, come ad esempio la lontananza del presidente".
Che partita si aspetta dal Parma?
"Il Parma farà la solita gara difensiva, cercando poi di ripartire in contropiede, anche se con Gervinho non al massimo questo sarà un po' più complicato. Oltre a questo, non mi aspetto una squadra battagliera, come lo è stata durante questo campionato in trasferte contro il Napoli, l'Inter e la Juventus".
Che tipo di mercato farà in estate il Parma?
"C'è da tenere in considerazione il fatto che diversi giocatori sono in prestito al Parma, quindi in estate ci saranno parecchi movimenti da fare. Il fatto di aver portato soprattutto calciatori in prestito non è una colpa per la società, perché dobbiamo ricordare sempre che questa squadra tre anni fa era tra i dilettanti. La politica societaria, visti anche i precedenti con il fallimento che ha fatto male ai tifosi, è quella di spendere in modo giusto. Quando il Parma era in Serie D, la dirigenza ha costruito una squadra da Serie C, quando era in C da B, quando era in B da A ed ora ha a disposizione una rosa per la salvezza. L'idea di vole fare un passo in più e centrare la parte sinistra della classifica c'è, staremo a vedere quello che accadrà in estate".
Dopo un passato nelle giovanili della Roma, Machin è a Parma, come sta andando la sua avventura in Emilia?
"Ha avuto spazio solamente contro il Napoli, in una gara negativa per tutta la squadra. Non ha più giocato da quel giorno, non tanto per quella prestazione, ma credo per la necessità di D'Aversa di schierare calciatori pronti a combattere per la lotta salvezza. Contro la Roma potrebbe essere l'occasione giusta per rivederlo in campo, magari non dall'inizio. È un calciatore che il Parma ha acquisito e su cui punta, quindi è nell'interesse della società farlo giocare".