Cambio Campo - Ardito: “Shomurodov ha deluso. Ai rigori tutta La Spezia ha tifato per la Roma. C’è molta attesa per questa partita”
Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.
L’ospite di oggi è Paolo Ardito, giornalista de Il Secolo XIX, con il quale abbiamo parlato di Roma-Spezia.
Come mai quest’anno lo Spezia ha avuto così tante difficoltà?
“Non hanno funzionato le scelte della società dal punto di vista tecnico. Una settimana dopo la chiusura del mercato è stato allontanato il DS Pecini e così è naufragato il progetto tecnico. Un allontanamento assurdo, che ha ridimensionato tutto lo schema tecnico-tattico. Poi, la scelta di sostituirlo con Macia, un dirigente spagnolo che in passato ha lavorato in grandi club ma mai come DS, ha peggiorato ulteriormente la situazione. Il mercato invernale è stato completamente fallimentare, nonostante lo Spezia sia stato tra le squadre che hanno speso di più. Sono arrivati otto giocatori che però non hanno fatto compiere il salto di qualità alla squadra. Tutto questo ha portato alle numerose difficoltà emerse nel girone di ritorno, culminate poi con l’inspiegabile esonero di Gotti. Aveva fatto un buon girone di andata, poi è arrivato l’infortunio di Nzola, che ha rallentato i risultati e ha causato l’esonero di Gotti”.
Proprio Nzola è sicuramente il giocatore più richiesto in chiave mercato: è pronto per giocare in una big?
“Secondo me Nzola, rispetto all’anno scorso, ha fatto un grande progresso. Nella passata stagione non ha condotto una vita da atleta e ha anche rotto con Thiago Motta. Quest’anno ha rimesso la testa a posto ed è un atleta esemplare. Addirittura, si allena da solo la sera, ha chiesto il campo a una società dilettantistica. Ha rimesso la testa a posto e sono emerse tutte le sue potenzialità. È senza dubbio il giocatore più determinante dello Spezia, anche quando non segna. Non lo dico io, ma i numeri: senza di lui lo Spezia ha ottenuto un solo punto. A gennaio, infatti, si è cercato un suo vice e alla fine è arrivato Shomurodov, che però ha completamente deluso. Ma non solo per colpa sua, ha un ruolo e caratteristiche diverse da Nzola. Per rispondere alla domanda, non so se Nzola possa giocare in una squadra di altissima classifica, ma sicuramente merita una squadra da centro classifica. Credo ormai abbia la maturità giusta e le qualità per poter competere in una squadra di un certo livello”.
Ora con che spirito si arriva all’Olimpico? Sarebbe stato meglio se la Roma avesse vinto la coppa?
“Ai rigori tutta la città tifava Roma. Non solo perché è una squadra italiana, ma soprattutto in vista di questa partita (ride, ndr). Lo Spezia sarebbe venuto a giocare in un ambiente festoso e spensierato e avrebbe potuto strappare un punticino, ma così non è andata. Io credo la Roma andrà a prescindere in Europa League perché la Juve non sarà confermata in Europa, però capisco che la Roma abbia voglia di rimettere le cose a posto. Qui a La Spezia c’è molta attesa. Ci sono più di mille tifosi che verranno a Roma. C’è molta attesa, trepidazione. In questa stagione lo Spezia avrebbe potuto salvarsi facilmente, come fatto negli anni passati, e invece sarà probabilmente costretto a giocarsi lo spareggio salvezza contro il Verona, squadra sulla carta più debole che ha però mostrato una grande tenacia. Il Verona ha fatto un vero e proprio miracolo, aveva diversi punti di svantaggio e ha fatto una grande risalita. Purtroppo per lo Spezia proprio da quest’anno c’è lo spareggio salvezza, altrimenti per gli scontri diretti lo Spezia sarebbe salvo in caso di arrivo a pari punti”.
Che partita pensi giocherà lo Spezia? La testa sarà metà a Roma e metà a San Siro per Milan- Verona?
“Semplici ha detto che vieterà il cellulare in panchina perché non vuole sapere il risultato di Milan-Verona. In conferenza stampa ha detto che se si lascia il pallino del gioco alla Roma, prima o poi un gol arriva e allora proverà a giocarsela ad armi pari per provare a ottenere un risultato positivo. O meglio, relativamente ad armi pari. Lo Spezia è reduce da questo clamoroso 0-4 contro il Torino, da quando la squadra era tornata in Serie A non aveva mai subito una sconfitta del genere al Picco. Il morale chiaramente non è molto alto, la squadra è molto giovane, vediamo come affronterà questa partita importante. Come ho detto, in città c’è molta attesa. La squadra vive di molti alti e bassi, con la gestione Semplici non è riuscita a vincere uno scontro diretto. Ha perso a Cremona, ha pareggiato con la Sampdoria praticamente retrocessa e invece ha vinto contro Inter e Milan. È vero che le ha affrontate in un momento molto particolare, però lo Spezia ha battuto le due semifinaliste della Champions. Questo, però, non le ha consentito di avere una classifica migliore”.