Porto, Zubizarreta: "Contro la Roma una gara da Champions, non vedo l'ora di incontrare il mio amico Ranieri"
Il sorteggio di Nyon ha decretato il confronto tra Roma e Porto nei playoff di Europa League, un duello che riporta alla mente diversi precedenti nelle competizioni europee. Una sfida di alto livello, come evidenziato dal Direttore Sportivo del club portoghese, Andoni Zubizarreta.
Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, l’ex portiere spagnolo ha commentato così l’accoppiamento: “La Roma è una grande squadra, così come lo è il Porto. Questa è una sfida che potrebbe tranquillamente disputarsi in Champions League. Non vedo l’ora di incontrare di nuovo il mio grande amico ed ex allenatore Claudio Ranieri”,
Un pronostico?
“Le possibilità sono 50 e 50. Entrambe le squadre hanno grande qualità tecnica, ma arrivano a questa sfida dopo un cambio in panchina. Ovviamente, spero che sia il Porto ad andare avanti".
Queste, invece, le sue parole a Sport TV: «Saranno grandi partite, sì. È una partita da Champions, una sfida tra grandi club, grandi città, grandi tifosi, una grande storia da entrambe le parti. Saranno due grandi partite e speriamo che siano nostre».
Su Ranieri.
«Ho un grande amico sulla panchina della Roma, che è Claudio Ranieri [allenatore]. È stato il mio ultimo allenatore al Valencia, spero che continui con questa passione in panchina. Gli darò un abbraccio e entrambi vorremo vincere, è il calcio».
Sulle ambizioni nella competizione.
«Siamo un club che entra in ogni competizione per vincere, abbiamo due UEFA Europa League nella nostra storia e quindi l’obiettivo è vincere, ma questo è il calcio. Speriamo di essere presenti anche al prossimo sorteggio, sarebbe fantastico, anche perché la finale si giocherà a Bilbao, una città che conosco bene».
Sul nuovo format.
«Penso che tutti ci stiamo ancora abituando un po’ al nuovo formato. È un formato più lungo, sembrava che ci fosse più tempo per recuperare, ma poi ci sono stati due match più complicati ed equilibrati. Mi sembra comunque un formato molto interessante, non dipendiamo dai risultati degli altri, solo da noi stessi. Poi basta un gol per cambiare tutto in classifica. Questo aggiunge elementi importanti all’emozione del calcio».