Boniek: "Mi piacciono Fabregas e Conte per la Roma. Pioli secondo me è da scartare"

Zbigniew Boniek, ex giocatore di Roma e Juventus ed ex Vicepresidente UEFA, ha commentato a Rai Radio 1 il pareggio maturato tra Roma e Juventus ieri sera. Ecco le sue parole:
Sulla partita
"È stato un bel pareggio, ma la partita non mi ha entusiasmato. Nel calcio di oggi tutti giocano in maniera uguale, con mantenimento della palla senza verticalizzazioni. Il momento più bello della partita è stato nel secondo tempo con l'inserimento di Shomurodov, con la seconda punta la Roma ha verticalizzato di più. Nel primo tempo la Juventus ha tolto alla Roma la possibilità di gestire la palla, alla squadra di Ranieri mancava qualcuno in mezzo che riuscisse a collegare difesa e attacco. E poi, quando giochi con la difesa a tre e ti occupi solo di Vlahovic, in tutte le altre zone di campo la Juve aveva la superiorità numerica e nel primo tempo l'ha sfruttata in modo intelligente. Alla fine, però, pareggio giusto. La Juventus è stata molto concentrata, si vede che il cambio di allenatore ha aumentato soglia di concentrazione e applicazione, si è visto ieri in campo".
Sul nuovo allenatore della Roma.
"Pioli lo conosco, stava con noi alla Juventus, la più forte di sempre. Stefano è stato con noi uno due anni come riserva. Da allenatore ha fatto vedere quanto sia bravo. Ora è in Arabia, sicuramente vorrebbe tornare. Si dice che i Friedkin, quando prendono decisioni, vogliano sorprendere tutti e non vogliono che il nome giri prima dell'annuncio e il nome di Pioli già gira, secondo me è da scartare. Io ho due candidati, sempre con Ranieri nel ruolo di supervisor: a me piace molto Fabregas e come fa giocare il Como e poi bisogna vedere cosa succede con Antonio Conte. Ancelotti? La Roma chiede un impegno, una voglia di lavorare e migliorare da mattino a sera. Con tutto quello che ha fatto nella vita e che sta facendo adesso con il Real, Carlo può anche sperare in una panchina meno bollente e un po' più comoda di quella della Roma, magari una Nazionale, poi se venisse nella Capitale sarebbe una cosa bellissima. Faceva parte del centrocampo Conti-Cerezo-Boniek-Ancelotti, ma non so se ha voglia di tornare in Italia. Lui è abituato a vincere, a gestire squadre che possono vincere la Champions League. A Roma bisogan costruire una squadra che possa arrivare al livello delle big".
Come si vedrebbe lei nei piani dirigenziali della Roma del futuro?
"Mi fanno tutti questa domanda da due anni, ma non ho mai parlato con nessuno. Conosco tutti quanti, sto bene a Roma, mi piace vedere giocare la Roma, però è una di quelle domande a cui non saprei dare una risposta. Mi sarebbe piaciuto? Sì, forse ancora sì".
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 20/2010 del 11/11/2010
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale: Alessandro Carducci
© 2025 vocegiallorossa.it - Tutti i diritti riservati