Dovbyk: "Voglio portare la Roma in Champions League! Amo la pressione". VIDEO!

26.10.2024 19:47 di  Redazione VGR   vedi letture
Dovbyk: "Voglio portare la Roma in Champions League! Amo la pressione". VIDEO!
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L'attaccante della Roma Artem Dovbyk ha rilasciato un'intervista ai canali ufficiali della Lega Serie A.

Sei il primo ucraino nella storia della Roma.
"Lo so bene, c'è sempre una pressione particolare se giochi in un club del genere ma sono preparato per questo. Il calcio però, senza la pressione, è niente. Sento il supporto della squadra e del mister, il club crede in me. Mi esalto se gioco sotto pressione, mi aiuta a credere di più in me stesso. Mi regala adrenalina".

Perché ti chiamano 'The Machine'?
"Mi chiamano così perché vedono quanto lavoro duramente in allenamento, tutti mi chiamano 'Beast' o 'The Machine', è facile rispondere".

A Roma grande tradizione di centravanti: che effetto ti fa essere accostato a Dzeko, Batistuta e gli altri?
"So che la Roma ha avuto grandi attaccanti come Dzeko, Lukaku, Batistuta. Ma loro erano loro, giocavano alla loro maniera, io voglio solo essere il 'nuovo Dovbyk', mostrare di cosa sono capace e fare il mio meglio qui".

Il tuo idolo da bambino era Shevchenko, che ricordo hai di lui in Italia? Che consigli ti ha dato?
"Tutti conoscono Shevchenko in Ucraina, è il migliore della storia nel nostro paese, ha vinto il Pallone d'Oro. Mi ha dato dei consigli quando allenava la Nazionale. Più avanti, ho usato quelle parole per essere più aggressivo, forte e affamato in area di rigore".

Le difese italiane sono un banco di prova complicato per tutti i centravanti. Quanti gol vuoi fare?
"So che i difensori italiani sono difficili da affrontare, c'è il famoso catenaccio, non sarà facile ma sono pronto. Per me è una nuova sfida, ma credo che se lavori duramente tutto poi arriva in campo. Ecco perché devo lavorare duramente. Non mi prefisso un numero di gol da raggiungere, non mi piace fare queste cose".

Hai un tiro potente, attacchi bene la profondità, qual è la tua qualità migliore e cosa ti rende felice in campo?
"Credo che sia essere in area di rigore, puntare la porta, il tiro è la cosa più importante. So attaccare molto bene, anche spalle alla porta, queste sono le mie qualità migliori".

Cosa è il gol per te?
"Amo segnare gol, magari non tocco tante volte il pallone, ma segnare è sempre meglio che non farlo".

Dal centrocampo in su la Roma ha tanti giocatori creativi, come costruisci l'intesa con loro?
"Cerchiamo di lavorarci in allenamento, avere in rosa tanti giocatori così mi aiuterà. E io aiuterò tutti i miei compagni al meglio che posso".

Le ambizioni della Roma in questa stagione?
"Prima di tutto, tutti i tifosi vogliono che la Roma giochi in Champions League il prossimo anno. Lo vogliono tutti i tifosi. Farò di tutto per raggiungere questo obiettivo".

Ci racconti le tue origini?
"Cherkasi non è una città molto grande ma è molto bella e si trova vicino a Kiev. Non c'è un posto migliore per me. Tornerò sempre lì, ci vivono i miei parenti, per me è il posto migliore del mondo".

Come hai iniziato a giocare?
"È stata una mia decisione, i miei genitori l'hanno scoperto una settimana dopo dal primo allenamento. Mi hanno sempre supportato e fatto di tutto perché io diventassi un calciatore".

Sei un grande appassionato di surf e arti marziali.
"In Ucraina mi allenavo con la boxe, avevo molti amici boxer che mi invitavano e quindi per un anno circa mi sono allenato anche io con loro".

Cosa ti incuriosisce dell'Italia?
"Non conosco molto l'Italia ma è un Paese bellissimo e con un cibo favoloso. Spero che col tempo riuscirò a vedere tanti posti".