Lazio, Baroni: "Nel primo tempo ci è mancato ritmo. Presi due gol evitabili"

05.01.2025 23:15 di  Gabriele Conti   vedi letture
Lazio, Baroni: "Nel primo tempo ci è mancato ritmo. Presi due gol evitabili"
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Dopo la sconfitta nel derby contro la Roma, l'allenatore della Lazio Marco Baroni ha rilasciato le seguenti dichiarazioni. 

Baroni a DAZN

Vi siete dati una spiegazione sull'approccio?
"Abbiamo preso due brutti gol, la squadra nel primo tempo è mancata di ritmo. Dobbiamo tenere in posizione di trequartista un giocatore, a volte c'è Dia a volte Pedro, ci è mancato ritmo. Abbiamo preso 2 gol evitabili. Nel secondo tempo abbiamo fatto una partita da Lazio. Siamo dispiaciuti per i tifosi, ma nel secondo tempo ho rivisto la mia squadra e ripartiamo da lì".

Come mai non ha giocato Dia?
"Siamo in difficoltà lì davanti, Pedro è fermo e Noslin non stava benissimo. Abbiamo pensato di partire con un centrocampista che ci doveva dare più profondità. Alla squadra è mancato ritmo nel primo tempo e i 2 gol subiti ci hanno messo in una posizione non facile. Nel secondo tempo abbiamo rialzato il ritmo e questo ci ha permesso di condurre la partita come volevamo". 

C'è la possibilità che arrivi qualcuno a gennaio?
"Siamo attenti con la società, ma stiamo cercando di far crescere alcuni giocatori, Fisayo (Dele-Bashiru, ndr) quando parte da mediano fa molto meglio, siamo arrivati con 3-4 infortuni, ma non deve essere un alibi. L'identità deve essere la cosa più importante e nel secondo tempo ho visto l'identità".

Baroni in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Gabriele Chiocchio)

Come si spiega l’approccio avuto in questa partita?
“Abbiamo avuto delle difficoltà, specialmente nella prima parte della gara. Abbiamo subito un gol e immediatamente un altro. La squadra è mancata un po’ in termini di ritmo e di penetrazione sugli esterni, cosa che invece siamo riusciti a trovare nel secondo tempo, grazie anche all’apporto di chi è entrato in campo. In questo momento siamo chiaramente molto dispiaciuti, soprattutto per i nostri tifosi, che si aspettavano un altro risultato. Tuttavia, dobbiamo ripartire dal secondo tempo, dove la squadra ha giocato da Lazio. È fondamentale ricominciare da lì, perché nella prima frazione di gioco siamo stati carenti sugli esterni, abbiamo crossato poco, sviluppato poco il gioco e, soprattutto, avuto poco ritmo. Va detto che siamo arrivati a questa partita, ma non solo a questa, in un momento in cui ci mancano alcuni giocatori importanti. Dobbiamo recuperarli velocemente, perché sono proprio loro che ci permettono di sviluppare il nostro calcio”.

Analogie nelle ultime tre sconfitte.
“Sono tre gare con una natura diversa. Oggi è chiaro che c’erano delle pressioni, ma è normale. Alcuni giocatori le hanno avvertite più di altri. Quello che era importante, però, era ritrovare il volume di gioco che abbiamo mostrato nel primo tempo. È incredibile non essere riusciti a replicarlo qui. Ciò che mi dispiace di più è non aver dato la gioia che la nostra gente e i nostri tifosi meritano”.

Prevede di tornare alle due punte? Con Dele-Bashiru la squadra non era né carne, né pesce.
“È un ragazzo che stiamo ancora costruendo. Secondo me, più parte da una posizione bassa, meglio riesce a lavorare. Ha un gioco diverso e un’attitudine differente. Quando in campo abbiamo giocatori come Pedro o Dia, loro sanno ricevere il pallone tra le linee, e lo abbiamo visto chiaramente nel secondo tempo. È evidente che Dele-Bashiru ha caratteristiche diverse. Non è assolutamente un giudizio negativo su di lui, anzi. La questione non è legata a un singolo giocatore, ma a una mancanza di ritmo generale. Questa squadra funziona solo se gioca con ritmo e, sicuramente, se ha un giocatore offensivo che riesce a posizionarsi efficacemente tra le linee”.

La difesa la preoccupa? Pedro recupera per la prossima?
“Per quanto riguarda i giocatori che possiamo recuperare, è ancora presto per dirlo. Oggi ho forzato sicuramente Noslin, che non era al meglio, mentre Lazzari stava bene, anche se aveva contribuito poco alla partita. Ripeto, non dobbiamo abbatterci. È chiaro che siamo dispiaciuti, credetemi, siamo i primi ad essere mortificati e delusi per il risultato. Tuttavia, non dobbiamo perdere la nostra identità, mai. Il secondo tempo, se analizziamo i numeri, so che è il risultato quello che conta per tutti, ma io devo anche valutare ciò che la squadra è riuscita a sviluppare in campo. E nel secondo tempo siamo stati noi, questa è la Lazio: una squadra che gioca con ritmo, con giocatori che si muovono tra le linee e che attacca sugli esterni. Nel primo tempo, invece, siamo stati carenti su questo fronte, andando raramente sugli esterni, quasi mai a destra e poco a sinistra. Questo ci ha portato a giocare un calcio più prevedibile”.

Il bagno di folla a Formello è stato un autogol?
Non ci servono queste partite, è in queste gare che si cresce. So che è doloroso, ma è il nostro percorso. Questa squadra, lo sapete benissimo, non vuole tornare indietro. E non è certo questa partita a cancellare ciò che abbiamo fatto finora. Io continuo a lavorare insieme ai ragazzi, a concentrarmi su ciò su cui dobbiamo lavorare. Ripeto, la prestazione nel secondo tempo, secondo me, è stata positiva, anche se non era facile. È chiaro, eravamo sotto di due gol, ma la squadra ha tenuto in campo con ritmo e qualità. Abbiamo fatto benissimo 26 cross. È evidente che ci serviva più qualità, ci serviva anche concretizzare, perché secondo me la partita sarebbe cambiata. Per il volume di gioco che ha prodotto la squadra, è incredibile. Ma questo non può cancellare il percorso che ha fatto questa squadra. Credetemi”.