L'identikit - Cosa può dare Dovbyk alla Roma, le caratteristiche dell'attaccante ucraino
Sarà Artem Dovbyk a prendere il posto di Romelu Lukaku come nuovo centravanti giallorosso. Florent Ghisolfi ha così scelto l'attaccante ucraino come punta di diamante del calciomercato giallorosso, prelevandolo dal Girona dopo essere stato il capocannoniere della Liga lo scorso anno.
LA CARRIERA – Muove i primi passi nel Čerkasy, la squadra della sua città, passando poi alla Dnipro, andando in prestito ai moldavi dello Zaria Balti all'età di 18 anni. All'età di 21 anni si trasferisce in Danimarca nel Midtjylland e poi in prestito al SønderjyskE. Il primo exploit lo ha nel 2020 tornando alla Dnipro, nel frattempo rifondata, dove segna 44 gol in tre campionati. Lo scorso anno, il Girona paga poco più di 7 milioni per portarlo in Catalogna (acquisto all'epoca più costoso della storia del club spagnolo), dove gioca un'annata straordinaria con 24 reti nella Liga.
In Nazionale, da sottolineare la prestazione a EURO 2020 quando Andrij Shevchenko, allora CT della Nazionale ucraina, convocò Dovbyk, all'epoco sconosciuto al grande pubblicò, che risultò decisivo negli ottavi contro la Svezia, segnando il gol decisivo ai supplementari.
I PUNTI DI FORZA – Dovbyk non è stato solo il capocannoniere della Liga ma anche il miglior giocatore sommando gol e assist (30 contro i 29 di Sorloth). Primo anche per percentuale di tiri nello specchio della porta (58,23%), l'attaccante ucraino si sente pronto per un ulteriore salto di qualità, avendo deciso di sposare la causa giallorossa. Dovbyk è il tipico attaccante moderno, bravo sotto porta, efficace nei duelli aerei ma che sa giocare molto bene anche di sponda, cosa che De Rossi gli chiederà sicuramente in modo tale da poter lanciare nello spazio Dybala, Soulé e anche i centrocampisti. Dovbyk dovrà essere così bravo a venire incontro, difendere palla o giocare di prima ma poi verranno sfruttate le sue grandi doti di inserimento senza palla. Dovbyk non dà punti di riferimento agli avversari e sa sempre bene dove attaccare la linea e come smarcarsi preventivamente dai suoi avversari. Piede sinistro, ha un buon controllo e un'ottima conclusione a rete. In alcune movenze, palla al piede, potrebbe vagamente ricordare Dzeko. Ha una buona velocità data da un'ampia falcata e da una frequenza di passo molto rapida.
I PUNTI DEBOLI – Visto lo scorso anno, sono pochi i punti deboli del giocatore. Avendo un più ampio respiro, l'incognita è rappresentata dal fatto che il primo campionato competitivo l'ha giocato solo lo scorso anno, all'età di 26 anni, avendo pochissima esperienza europea. La sua grande occasione, quindi, arriva a 27 anni, tardi rispetto ad altri calciatori ma con la maturità giusta e con la fame di voler recuperare il tempo perduto.
PERCHÉ DOVBYK PUÒ SERVIRE ALLA ROMA - Con l'addio di Lukaku, la Roma è rimasta con Abraham come punta principale, un rischio troppo grosso visto la difficilissima annata trascorsa dal centravanti inglese.