Lazio – Roma 2010: 1-2, una doppietta di Vucinic ribalta lo svantaggio iniziale
La Roma batte la Lazio e conserva il primato in classifica dopo una stracittadina molto combattuta. Allenatore dei giallorossi è Claudio Ranieri, subentrato a Luciano Spalletti dopo poche giornate dall'inizio del torneo. Determinante la sua scelta, nell'intervallo della sfida con i biancocelesti, di rimpiazzare Francesco Totti e Daniele De Rossi, troppo coinvolti emotivamente. A rimpiazzarli entrano Jérémy Menez e Rodrigo Taddei.
Gara tesa e ricca di episodi rilevanti. Al 14° il vantaggio dei padroni di casa lo mette a segno Tommaso Rocchi che, solo in area, batte il portiere giallorosso in uscita. Ad inizio ripresa l'uomo determinante è proprio Aleksandar Kolarov, attuale beniamino del popolo giallorosso. Si procura un calcio di rigore dopo pochi secondi dal fischio d'avvio, atterrato da Marco Cassetti. Dal dischetto Sergio Floccari si vede respingere il suo tentativo di trasformazione da Julio Sergio. Dalla parte opposta, 8 minuti dopo, il serbo aggancia Rodrigo Taddei in area, rigore. Mirko Vucinic non sbaglia, pareggio. Al 28° il gol partita con una punizione dal limite. Vucinic lascia partire una cannonata, la barriera si apre ed il portiere laziale non può fare nulla. Fernando Muslera, infatti, si accorge del gol solo per lo spostamento d'aria causato dalla sfera che sfreccia sulla sua testa. Nel finale viene espulso Cristian Ledesma per reiterate polemiche con il direttore di gara. La Roma resta in testa alla classifica, ma nelle ultime giornate l'ennesimo ribaltone la vede scendere definitivamente al secondo posto, dietro l'Inter che realizza il “triplete”.
Schierato dal tecnico biancazzurro Edy Reja troviamo il serbo Aleksandar Kolarov. Dopo tre anni nella Lazio nell'estate del 2010 vola in Premier League, accasandosi al Manchester City. Nel 2017 torna nella Capitale, sponda giallorossa. Nella squadra di Eusebio Di Francesco diventa uno dei titolari fissi mostrando tanta grinta e mettendo a disposizione dei suoi compagni l'esperienza accumulata nei sette anni in Inghilterra.
Si giocava il 34° turno della stagione 2009 – '10, era il 18 aprile 2010.
LA GARA La Lazio in campo con: Muslera, Dias, Stendardo, Radu, Lichtsteiner, Brocchi, Ledesma, Mauri, Kolarov, Floccari, Rocchi. Risponde la Roma con: Julio Sergio, Cassetti, Burdisso, Juan, Riise, Perrotta, Pizarro, De Rossi, Totti, Toni, Vucinic. Arbitro designato il signor Tagliavento di Terni. Scontro fortuito tra Toni e Stendardo dopo cinque minuti, ha la peggio il biancoceleste che deve lasciare il campo, al suo posto Biava. La Lazio più aggressiva in questo inizio di gara ed al 14° passa. Manovrano a centrocampo Floccari e Ledesma, lancio di quest'ultimo per Rocchi che aggancia, entra in area indisturbato e batte Julio Sergio in uscita, Lazio in vantaggio. Giallorossi troppo nervosi in questa prima frazione, che si conclude con gli avversari avanti di una rete. Ad inizio ripresa Totti e De Rossi sono rimasti negli spogliatoi, al loro posto rispettivamente Ménez e Taddei. Pochi secondi di gioco ed i padroni di casa hanno una ghiotta possibilità per arrotondare il vantaggio. Affondo di Kolarov sulla sinistra, si libera di Taddei, entra in area e viene affrontato da Cassetti che lo atterra, rigore. Per la trasformazione è pronto Floccari, la sua conclusione è centrale, respinge Julio Sergio. Nulla di fatto. Trascorrono 8 minuti e questa volta è Taddei ad essere sgambettato da Kolarov in area, rigore. Sul dischetto Vucinic che non sbaglia, palla angolata alla sinistra di Muslera, è il punto del pari. Trascorrono altri dieci minuti, è il 18°. Viene atterrato Ménez al limite dell'area, punizione. La posizione è centrale, prende la rincorsa Vucinic. La sua sassata trova l'apertura della barriera mal disposta, Muslera resta immobile, vede all'ultimo istante il pallone che si insacca sopra la sua testa. Situazione ribaltata, ora è la Roma in vantaggio. Entra Zarate al 20° al posto di Lichtsteiner, al 28° Reja completa i cambi: dentro Cruz, fuori Floccari. Vucinic esce tra gli applausi al 37°, al suo posto Brighi. Nel finale concitato viene espulso Ledesma per proteste. Triplice fischio, 1-2 il risultato finale.