Roma – Juventus 1958: 4-1, la capolista Juve crolla sotto i colpi di una Roma spettacolare
Nell'ultima giornata del girone d'andata, la Roma trionfa sulla Juve che domina il torneo. Le inseguitrici ringraziano la compagine capitolina per l'impresa compiuta.
Il 1957 – '58 è un anno difficile per i colori giallorossi, segnato da cambiamenti tecnici e dirigenziali. Per quanto riguarda la panchina della Roma, dopo sole dieci gare di campionato il britannico Alec Stock viene esonerato, in maniera anche un po' controversa. Al suo posto viene promosso Gunnar Nordahl che diviene così calciatore – allenatore, affiancato da Antonio Busini. Siamo a novembre, mentre in marzo il presidente Renato Sacerdoti pone fine al suo secondo ciclo come massimo dirigente della società. Lo fa con una toccante lettera aperta al mondo del calcio, a succedergli sarà Anacleto Gianni. Anche il calcio italiano vive un anno drammatico, la crisi viene sancita proprio mercoledì 15 gennaio, quattro giorni prima della sfida allo Stadio dei Centomila (prima denominazione dello stadio Olimpico). Nel girone di qualificazione ai mondiali di Svezia 1958, l'Italia di Alfredo Foni viene sconfitta a Belfast dai padroni di casa dell'Irlanda del Nord per 2-1. La rete italiana viene messa a segno dal romanista Dino Da Costa. Azzurri eliminati, passano i nordirlandesi.
Il match con la Juve trova subito una svolta inusuale, al 4° il difensore juventino Rino Ferrario blocca il pallone con le mani in area, convinto che l'arbitro avesse accordato una punizione ai giallorossi per un fallo avvenuto poco prima. L'inevitabile rigore viene trasformato da Giovanni Griffith. Raddoppia Severino Lojodice al 17°. Giampiero Boniperti riapre le sorti della gara al 35°. Nella ripresa prima Dino Da Costa al 10° ristabilisce le distanze, poi chiude i conti Lojodice al 43° firmando la sua doppietta personale. L'annata prosegue tra alti e bassi per i giallorossi che terminano la loro corsa al quinto posto mentre la Juventus di Sivori e Charles conquista il tricolore. Una nota a parte la merita il sorprendente Padova del “Paròn” Nereo Rocco, capace di concludere in terza posizione dietro Juve e Fiorentina.
Schierati dal tecnico serbo Ljubisa Brocic troviamo i bianconeri Charles e Nicolè. William John Charles, il “Gigante buono” gallese, in giallorosso disputerà la stagione 1962 – '63. Bruno Nicolè, invece, nella sua unica annata nella Capitale nel 1964 – '65, si rende protagonista della finale di Coppa Italia del 1° novembre 1964. Nicolè realizza il gol partita che assegna alla Roma la prima coccarda tricolore della sua storia.
Si giocava il 17° turno della stagione 1957 – '58, era il 19 gennaio 1958.
LA GARA La Roma si dispone con: Panetti, Griffith, Losi, Stucchi, Menegotti, Magli, Ghiggia, Guarnacci, Secchi, Da Costa, Lojodice. Risponde la Juve con: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Colombo, Nicolè, Boniperti, Charles, Sivori, Stacchini. Arbitra il signor Campanati di Milano. 4° fallo di Nicolè su Magli, Losi prende l'iniziativa e lancia palla nell'area bianconera dove viene fermata con le mani da Ferrario, convinto che l'arbitro avesse già fischiato. Così non è, Campanati deve a questo punto accordare il rigore ai giallorossi. S'incarica della trasformazione Griffith che non sbaglia, Roma in vantaggio. I giallorossi insistono, ma la mira difetta. Al 17° prende palla Da Costa, discesa sulla sinistra, tunnel a Corradi e palla a Lojodice che, in girata, spedisce all'angolo alla sinistra di Mattrel, è il raddoppio. 35° Menegotti carica Charles in area, viene concessa la punizione a due. Sivori tocca per Boniperti che infila alla destra di Panetti, 2-1. Al 37° annullata una rete a Stacchini per fallo di Charles su Stucchi. Inizia la ripresa, la Juve preme alla ricerca del pari ma sono i giallorossi a colpire ancora. È il 10°, palla da Lojodice a Da Costa che effettua una cavalcata di circa venti metri prima di sferrare una conclusione imparabile per l'estremo difensore bianconero, è il punto del 3-1. Al 14° annullata un'altra rete alla Juve, questa volta a Sivori per netto fuorigioco. La Juve insiste, doppia conclusione di Sivori al 28° respinta prima da Panetti, poi da Losi che spazza. Al 36° Mattrel devia sul palo il tentativo di Secchi. Il sigillo alla gara, però, lo mette Lojodice autore di una doppietta. Triangola con Da Costa, si libera di Ferrario e Corradi, entra in area, manda a vuoto Mattrel e deposita in rete, è il 43°. 4-1 il risultato finale.