Cosa accadrebbe con una difesa a tre?

05.09.2024 07:23 di  Redazione Vocegiallorossa   vedi letture
Cosa accadrebbe con una difesa a tre?
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“Noi costruiamo sempre a 3, ho immaginato Danso all’interno di quella difesa. Costruire a tre con un terzino che si alza o con i tre centrali che rimangono fermi in maniera statica non cambia molto”. Parola di Daniele De Rossi che, pochi giorni fa, ha parlato così in merito alle prove di una difesa a tre, non escludendola quindi, vedremo se a gara in corso o come formazione tipo.

COSA SUCCEDEREBBE CON LA DIFESA A TRE – Cosa succederebbe se De Rossi volesse veramente pensare a schierare a tre la Roma? C’è la curiosità di capire che scelte farebbe il tecnico giallorosso. Con la difesa a tre, si aggiungerebbe un difensore centrale, quindi qualcuno dovrebbe uscire, ma chi?

3-4-2-1 – Con questo sistema di gioco sarebbe un centrocampista centrale a lasciare un posto. Attualmente, sono in tre in mezzo al campo nel 4-3-2-1 e, in caso di 3-4-2-1, uno di loro dovrebbe lasciare il posto. Difficilmente, De Rossi lascerebbe fuori il neo arrivato Koné, inseguito da tempo. Rimarrebbe, quindi, un posto per uno tra Paredes, Pellegrini, Cristante e Le Fée.

3-5-2 – Con il 3-5-2, invece, a rimetterci sarebbe un esterno, con i tre centrocampisti centrali salvi e solo due esterni. Uno sarebbe Angelino, che piace molto a De Rossi, mentre a destra potrebbe spuntarla Saelemaekers. Capite, però, che sarebbero in tanti quelli inizialmente fuori, tra Dahl, Celik, Saud, El Shaarawy e Zalewski.

Più probabile che De Rossi stia pensando di lavorare con la difesa a tre per avere, banalmente, più opzioni disponibili da scegliere di gara in gara, oppure potrebbe essere solo un sistema da adottare nel corso delle gare, come già accaduto. Se, invece, fosse una scelta radicale sarebbe curiosa e sarebbe da capire come l’allenatore giallorosso riuscirebbe a gestire le rotazioni di chi rimarrebbe fuori.