El Shaarawy, l'equilibrio perfetto tra talento e sacrificio
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Dopo alcuni giorni di caos e confusione, la Roma tenta di voltare pagina, ripartendo anche da Stephan El Shaarawy. Nonostante le numerose voci di mercato che lo hanno coinvolto durante la sessione estiva, il Faraone è finalmente tornato in campo dopo aver saltato i primi tre match, mettendo a tacere i tanti rumor. El Shaarawy ha sempre rappresentato una pedina fondamentale per la squadra giallorossa, distinguendosi per la qualità del gioco e la sua capacità realizzativa, che si manifesta a ogni tocco di palla. Il numero 92 della Roma ha sempre risposto "presente", senza mai tirarsi indietro, come dimostrato in un Roma-Monza sotto la guida di Mourinho, in cui regalò i tre punti ai giallorossi segnando al 90', pochi minuti dopo essere entrato in campo. In sintesi, El Shaarawy incarna pienamente il valore del sacrificio, valore che piace molto al nuovo mister giallorosso. Poco prima dell'esonero, De Rossi aveva cercato di fare chiarezza sul perché il giocatore non fosse in campo, spiegando che era alle prese con piccoli problemi fisici. Tuttavia, alcuni attribuivano la sua assenza a un rinnovo di contratto non ancora siglato, mentre altri ipotizzavano una frattura nel rapporto tra il giocatore e l'allenatore. Superati gli acciacchi fisici, ora il Faraone potrebbe rivelarsi l'asso nella manica di Juric, come lo era stato per il suo predecessore. Schierato titolare nel match Roma-Udinese, El Shaarawy si è distinto come quarto giocatore per palloni giocati e secondo per passaggi chiave: da lui è partito l'assist per il gol di Dovbyk. Nel post-partita, Juric ha elogiato la sua prestazione dichiarando: "El Shaarawy è offensivo, nel primo gol accelera e fa l'assist". Non sorprende che la sua qualità sia sotto gli occhi di tutti; non a caso, in estate era stato accostato a squadre come Juventus e Atalanta. Sotto la guida di Juric, El Shaarawy avrà l’opportunità di dimostrare ancora di più il suo valore, soprattutto in un modulo come il 3-4-2-1, schema base del tecnico croato, dove può ricoprire diversi ruoli: sia come esterno a tutta fascia, sia come trequartista alle spalle del centravanti. La sua versatilità e determinazione hanno forgiato un giocatore capace, grintoso e abile nell'interpretare qualsiasi ruolo gli venga assegnato, sia vicino che lontano dalla porta. Il Faraone riesce a incarnare il giusto equilibrio sia in campo che nello spogliatoio. El Shaarawy, giunto alla sua nona stagione con la maglia giallorossa, ha dimostrato nel corso degli anni una grande capacità di adattamento, reinventandosi sotto la guida di diversi allenatori. Il suo legame con i tifosi è rimasto sempre forte, come dimostrato nel match contro l'Udinese, dove è stato uno dei giocatori risparmiati dai fischi dell’Olimpico.