Il brivido di essere quasi al completo
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"Quando siamo al completo, siamo forti". Così si può riassumere il Mourinho pensiero, esternato un mese fa in merito alla rosa della Roma. Quel "quando siamo al completo" fa, ovviamente, tutta la differenza del mondo. Escludendo per praticità i lungodegenti Abraham e Kumbulla, che rivedremo solo nel 2024, comunque la Roma non è praticamente mai stata al completo. Ci è andata vicino nei 20 minuti finali contro il Milan, quando Lukaku, appena sbarcato a Roma, ha fatto il suo esordio in maglia giallorossa. Mancavano Renato Sanches, infortunato, così come Azmoun, arrivato nella Capitale già infortunato.
SMALLING - Al momento dell’ingresso di Lukaku, in campo c’era però Smalling che, proprio da quel giorno, è sparito dai radar e non è più tornato in campo. Lukaku e Smalling si sono quasi passati il testimone e non hanno più giocato insieme. L’inglese, in questi giorni, è finalmente tornato a lavorare in gruppo e il suo rientro è quindi imminente, consentendo a Cristante di tornare al centro del villaggio giallorosso.
DYBALA E PELLEGRINI – Durante l’assenza di Smalling, Mourinho ha dovuto però rinunciare ad altri calciatori importanti. Paulo Dybala ha infatti accusato a settembre un problema agli adduttori, per poi spaventarsi con la lesione distrattiva al collaterale mediale del ginocchio sinistro, rimediata nel match contro il Cagliari. Potrebbe aggregarsi alla squadra a San Siro ma ormai anche il suo rientro è imminente. Lorenzo Pellegrini ha accusato, invece, due problemi muscolari da inizio anno, che gli hanno fatto saltare 8 partite fin qui. I numerosi infortuni, tra l’altro, gli fanno perdere la continuità nell’allenamento e nel ritmo gara, fattore fondamentale per tutti ma in particolare per lui per entrare in forma e scaldare il piede. Anche il capitano giallorosso è in procinto di rientrare, non presto quanto Smalling e Dybala, ma l’attesa sta finendo anche per lui. E, aspettando Renato Sanches, chi lo sa che Mourinho non possa affrontare una delle fasi più dure della stagione (almeno per il numero di gare da disputare) con la rosa quasi al completo. E già “quasi al completo” sarebbe un successone.
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