La Roma è più aggressiva ma non ne parla nessuno
Nella fase iniziale della stagione, la Roma subìto molti gol, un po’ per errori di reparto, con alcuni meccanismi da ritrovare (soprattutto con l’innesto di Paredes in cabina di regia), un po’ per errori individuali (Smalling e Rui Patricio su tutti), un po’ anche per sfortuna, con gli avversari che segnavano spesso alla prima occasione. Adesso, la situazione è mutata. I capitolini hanno blindato la porta: subiscono meno tiri totali di tutti, quasi meno tiri in porta di tutti (solo Juve e Inter stanno facendo meglio e sono le squadre che si stanno contendendo lo scudetto).
AGGRESSIVITÀ – La Roma, negli ultimi mesi, ha leggermente mutato il suo modo di giocare. Qualcosa si era visto nell’ultima parte della scorsa stagione e si sta continuando a vedere anche quest’anno. Si tratta di una tendenza a difendere più alti. Questa tendenza, lo scorso anno, era incarnata da Bryan Cristante, terzo in Serie A nello scorso campionato per numero di tentativi di immediata riaggressione nella trequarti offensiva. Quest’anno il suo posto è, al momento, preso da Bove, anche perché Cristante è stato per alcune settimane impiegato come centrale difensivo. Nonostante ciò, sono proprio loro due i giocatori a tentare più immediate riaggressioni nella rosa della Roma. Più in generale, quest'anno i capitolini sono terzi dopo Napoli e Fiorentina (dati xvalue) in quanto a tentativi di recuperare subito palla nella trequarti offensiva, una volta perso il possesso.
IL FALSO MITO - Questo è un fattore spesso sottovalutato perché ormai si ha in mente lo stereotipo di Mourinho del “tutti dietro e pullman parcheggiato davanti alla porta”, cosa effettivamente vista a San Siro. La tendenza generale, però, è di una squadra un pochino più aggressiva, senza esagerare, senza esasperare questa attitudine e solo in determinate fasi della gara (non quando i giallorossi sono in vantaggio, per esempio). Questo consente alla Roma di far arrivare meno pericoli nella propria metà campo e di esporre meno i difensori a errori individuali ed è più facile giocare in questa maniera quando le due mezzali sono Cristante e Bove, ovviamente. Con mezzali come Pellegrini e soprattutto Aouar, per esempio, sarebbe più complicato essere così aggressivi, guadagnando però in termini di qualità e di palleggio nello stretto. Come sempre, è questione di scelte, di preparare un piano di partita, di avversari e di condizioni di forma dei singoli giocatori.