Un punto in tre partite, le cause dell'inizio horror della Roma

05.09.2023 08:02 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Un punto in tre partite, le cause dell'inizio horror della Roma
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Un solo punto in tre partite è uno score talmente basso da dover indurre una serie di riflessioni. Non c’è, ovviamente, una sola componente responsabile di questo inizio disastroso. È stata più una concatenazione di disastri che, sommati, hanno prodotto il solo pareggio iniziale contro la Salernitana.

SFORTUNA – La Roma ha, attualmente, la penultima difesa in Serie A con 6 gol subiti. Solo la Fiorentina di Italiano ha fatto peggio con 7. Quindi, si desume che la Roma subisca occasioni a grappoli. E, invece, la squadra di Mourinho ha preso meno tiri di tutti (17, inclusi i tiri fuori dallo specchio) ad eccezione del Napoli, che ne ha subìto uno in meno. È addirittura quarta per tiri presi nello specchio della porta, eppure ha preso più gol di tutti, ad eccezione della Fiorentina che, però, ha preso quasi il doppio dei tiri nello specchio. Solo colpa di Rui Patricio? Non proprio, perché in alcune occasioni gli avversari sono stati bravi a costruire l’azione vincente o a trovare il tiro della domenica, come accaduto a Candreva.

RUI PATRICIO – Certamente, il portiere portoghese ha le sue responsabilità, confermando un trend negativo iniziato lo scorso anno dopo il picco, positivo, della finale di Tirana.

I SINGOLI – Continuando a parlare dei singoli, bisogna comunque premettere che quando le cose non vanno tutti, singolarmente, rendono meno di quanto potrebbero. C’è, però, chi sta rendendo molto al di sotto delle aspettative. Di Rui Patricio abbiamo già parlato e non si può non parlare anche di Smalling. Fin dalle amichevoli estive, è parso sottotono e ha confermato le impressioni anche in queste prime tre giornate di campionato. A volte distratto, a volte troppo ingenuo nell’uno contro uno. Di certo, un lontano parente del giocatore ammirato in questi anni romani. Nemmeno Cristante ha iniziato in pompa magna. Ad eccezione del primo tempo di Roma-Salernitana, è lontano dai suoi livelli, forse anche a causa del tentativo di proporlo come mezzala, con Paredes regista. L’inizio traballante dell’argentino non lo ha certamente aiutato, così come non lo ha aiutato una fase offensiva sterile della Roma, in cui per il portatore palla è difficile avere idea di cosa fare con il pallone.

FASE OFFENSIVA – Nelle prima due giornate, la Roma è stata più aggressiva del solito, facendo intravedere qualcosa di interessante, sulla falsariga di quanto accennato in alcune gare della seconda parte della scorsa stagione. Contro il Milan, invece, la Roma ha dato il peggio di sé, tornando a essere passiva e affidandosi sempre e solo ai lanci lunghi, ancora più del solito. D’altronde, se per problemi fisici i giocatori di maggior qualità non sono al meglio, rimangono porche alternative visto lo scarso apporto dato dagli esterni, problema già evidenziato più volte lo scorso anno.

Siamo solo all’inizio, comunque, e c’è tutto il tempo del mondo per cambiare rotta. Bisogna farlo però, possibilmente al rientro dopo la sosta.