20 anni fa Roma-Parma 3-1: ecco come è cambiato il calcio
20 anni fa la Roma si laureava campione d’Italia per la terza volta nella sua storia, con l’apoteosi dell’Olimpico dopo il 3-1 al Parma. Da quella stagione, i giallorossi non sono riusciti più a ripetersi, sfiorando il titolo in due circostanze – prima con Spalletti e poi con Ranieri – arrivando a contendere lo scudetto all’Inter – prima di Mancini e poi di Mourinho – all’ultima giornata con esito negativo.
Dopo due decenni e con lo Special One – tecnico da 25 trofei in carriera – alla guida, la Roma sogna di accorciare i tempi per guardare dall’alto al basso le restanti 19 squadre di Serie A. Ma come è cambiato il mondo calcio in questi 20 anni?
FORMAT SERIE A – La prima svolta riguarda il passaggio da 18 a 20 squadre, avvenuto nella stagione 2004/2005. Con l’aumento delle pretendenti nel massimo campionato italiano, è stato anche modificato il numero delle retrocessioni, che da 4 sono state diminuite a 3.
NUOVI STRUMENTI – Gradualmente, per limitare il più possibile gli errori arbitrali, sono stati introdotti diversi strumenti. Innanzitutto, la Serie A ha abbracciato gli arbitri di porta, posizionati appunto in prossimità delle rispettive porte, con l’obiettivo di segnalare eventuali falli da rigore, chiarire situazioni di “gol fantasma”, in poche parole controllare tutto ciò che di irregolare potesse avvenire nella loro area di competenza. Dopo il clamoroso abbaglio in occasione della rete di Muntari in Milan-Juventus 1-1 della stagione 2011/2012, è arrivata nel 2015/2016 la tecnologia di porta (“Goal-line technology”). Un altro passaggio epocale, invece, è stata l’introduzione del VAR (Video Assistant Referee) nel 2017/2018, sebbene ancora sia oggetto di discussione per il suo utilizzo.
LE REGOLE DEL GIOCO – Nessuna modifica sostanziale a riguardo, se non una panchina più lunga (da 7 a 12 elementi) e il passaggio alle cinque sostituzioni, soluzione adottata per ovviare ai tanti impegni ravvicinati post prima ondata di Coronavirus. Non appena la situazione tornerà a una normalità quasi definitiva, saranno riproposti i “vecchi” 3 cambi.
LE TV – Chi ha assistito all’ultimo scudetto giallorosso, ha potuto seguire il percorso della Roma di Capello solo in due modi: in presenza allo stadio o a casa attraverso la piattaforma Stream. Quest’ultima, poi inglobata da Sky, permetteva però di seguire solo alcune squadre – tra cui Roma e Lazio – mentre per vedere le altre big come Juventus, Inter e Milan occorreva abbonarsi a Tele+. La costante degli ultimi anni è stata sicuramente Sky, che ha quasi sempre avuto il monopolio delle gare italiane ed europee. Nel mezzo, spazio anche per la brevissima parentesi Gioco Calcio e quella più longeva di Mediaset Premium, sino al recente arrivo di DAZN.
LE COPPE EUROPEE PER CLUB – La Champions League è rimasta a 32 squadre (passerà a 36 nel 2024/2025), con l’unica modifica relativa all’eliminazione del secondo girone con introduzione della fase a eliminazione diretta a partire dagli ottavi. La Coppa UEFA, invece, è stata modificata diventando Europa League, con 48 squadre a contendersi il trofeo che saranno ridotte dalla prossima stagione a 32, a causa dell’avvento della neonata Conference League (con la Roma protagonista). Si è chiusa anche la Coppa Intercontinentale, che ha lasciato spazio al Mondiale per Club prossimo ad allargarsi ulteriormente passando da 8 a 24 squadre. Piccoli cambiamenti anche nella Supercoppa UEFA, che si disputa sempre in gara unica tra la vincitrice della Champions League e quella di Europa League, con la differenza che adesso lo stadio “Louis-II” del Principato di Monaco non è più lo stadio ospitante, ma ogni anno viene scelta una sede diversa. Abolita, infine, la Coppa Intertoto UEFA.
L’EUROPEO E IL MONDIALE – Dal 2016 il Campionato Europeo è stato allargato a 24 squadre, mentre il Campionato del Mondo 2022 in Qatar sarà l’ultimo con 32 partecipanti, dal momento che dalla rassegna iridata 2026 ospitata da Stati Uniti d’America, Messico e Canada ci sarà l’espansione a 48 nazionali.
ROMA-PARMA 20 ANNI DOPO – Dei protagonisti di quella sfida, è incredibile come ci sia ancora un giocatore in attività. Il soggetto in questione è Gianluigi Buffon che, per un curioso caso del destino, è tornato al Parma appena retrocesso in Serie B. Per quanto riguarda i giallorossi, c’è chi ha avuto la possibilità di tornare a Roma nelle vesti di allenatore della Prima Squadra come Montella e Di Francesco, o chi come Tommasi è stato presidente dell’AIC. Senza dimenticare Francesco Totti, diventato dirigente dopo aver appeso gli scarpini al chiodo il 28 maggio 2017, lasciando ufficialmente l’incarico nel 2019. Proprio il 17 giugno.