Di Francesco: "Bisogna sempre stare sul pezzo. Alle prime difficoltà non tiriamo fuori il meglio di noi"

21.10.2018 08:24 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Di Francesco: "Bisogna sempre stare sul pezzo. Alle prime difficoltà non tiriamo fuori il meglio di noi"
Vocegiallorossa.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Di Francesco a Sky Sport

Atteggiamento sbagliato? Fino al rigore, ero contento di quello che era stato fatto, siamo mancati nell'ultimo passaggio, abbiamo difeso bene, creato situazioni in cui la qualità dell'ultimo passaggio è mancata. Il gol ha cambiato la partita, nella ripresa siamo stati troppo frenetici, loro poi erano in 10 e dovevamo creare occasioni, questa cosa mi fa diventare matto. Abbiamo dato poi vita facile alla SPAL, ma nel primo tempo meritavamo di più. Quando si preparano le partite non si può sbagliare niente, serve applicazione da parte di tutti. Non dico che ho visto i ragazzi distratti, ma bisogna sempre stare sul pezzo, l'ambiente porta ad appagarti ma fortunatamente martedì c'è un'altra partita, siamo mancati nella concretizzazione. Il rigore? Luca Pellegrini è stato ingenuo, non so fino a che punto l'abbia toccato, penso che Lazzari sia caduto con molta facilità. “Si può andare sotto, non era meritato lo 0-1 della SPAL con un solo tiro, ma può accadere e si deve reagire. Alle prime difficoltà non tiriamo fuori il meglio di noi e questo non deve accadere, abbiamo anche dei giovani al nostro interno e devono essere accompagnati in tal senso. Paradossalmente, abbiamo avuto quella grande occasione con Dzeko e poi subìto il raddoppio, dobbiamo reagire come fatto in passato. Dzeko? Ha avuto occasioni importanti che non ha sfruttato, oggi non è riuscito a segnare, anche nel primo tempo poteva far meglio. Mi auguro che si riprenda subito, ma non possiamo basare le fortune solo su Dzeko, doveva funzionare tutto il contorno. Per chi ha fatto calcio, sa come deve analizzare la partita. Abbiamo concluso in porta in maniera sterile, sbagli la giocata e ti allunghi, questo non deve accadere. Nel momento in cui la squadra sta bene, abbassa un po' la tensione. Tanti giocatori non li ho avuti durante la settimana per le nazionali, i concetti c'erano ma se in campo non metti anche il desiderio o la voglia giusta nell'andare a ricercare determinate giocate, viene tutto meno. Manolas imprescindibile? Le situazioni dei gol sono state differenti, abbiamo perso a Bologna e Milano con Manolas in campo... Bonifazi è stato bravo a smarcarsi su Fazio e Dzeko, ma noi dovevamo fare sicuramente meglio, non credo che abbiamo perso la partita su questo angolo, ma sull'atteggiamento, sulla crescita, nel continuare a giocare con le difficoltà. Se non riusciamo a giocare in ampiezza, non abbiamo capito niente”.

Di Francesco a Roma TV



"L'analisi della gara? Abbiamo fatto un buon primo tempo fino al loro gol, dove siamo stati ingenui nell'interpretazione dove potevamo essere più lucidi. Non abbiamo concretizzato le occasioni costruite e alla lunga paghi, non ti puoi permettere di avere un predominio come nel primo tempo senza arrivare al gol. Atteggiamenti e scelte sbagliate nel secondo tempo, questa squadra ha le capacità di uscire da momenti negativi durante la gara. Mentalità fragile? Condivido anche se l'attenzione c'era, nel primo tempo non abbiamo concesso nulla, bravi nell'aggredire non facendo creare occasioni pericolose agli avversari. Quando tieni molto il pallone è normale che ci possano essere dei passaggi sbagliati, però fino al loro vantaggio la squadra mi è piaciuta dal punto di vista dell'approccio e della mentalità. Ci è mancato cinismo e cattiveria sotto porta. Perché i risultati così altalenanti? Dobbiamo crescere, arrivavamo da quattro vittorie, dovevamo confermare e invece siamo crollati. Ci sono tanti ragazzi giovani che qui vengono descritti subito come grandi calciatori ma c'è un percorso da fare. Abbiamo la fortuna di avere subito un'altra partita importante dove dobbiamo dimostrare di non essere quelli del secondo tempo, in cui avevamo perso anche gli schemi con troppe palle lunghe a cercare Dzeko. C'è qualcosa da cambiare tatticamente? Mi viene un po' da ridere, se ci rivediamo la partita, nel primo tempo la SPAL fa il primo tiro su calcio di rigore. Ci sono altre caratteristiche, vai sotto di un gol e bisogna restare nella partita con più determinazione. È preoccupato per le prossime gare? Sicuramente sono molto arrabbiato, perché non me lo aspettavo. Devo capire cosa succede in questi cali di concentrazione, dobbiamo ripartire dalla preparazione della gara. È una fortuna avere una partita subito, lo dico anche ai miei ragazzi".

Di Francesco in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Gabriele Chiocchio)

Ultima azione? Normale che non dobbiamo fermarci mai, è un discorso di atteggiamenti. Il modulo dopo il terzo cambio? Era un 3-3-4, non avendo loro un giocatore e cercando ampiezza. Continuavamo ad andare per vie centrali, se esci dalla partita è una cosa che mi fa incazzare, se ti difendi in 10 difendi stretto, schiacciandoti in area, è impossibile entrare centralmente. Questa cosa è stata ripetuta per 12-13 minuti, quando si possono riprendere le partite. Nel primo tempo non meritavamo di stare sotto, siamo mancati nel salto di qualità che non riusciamo a fare in maniera definitiva. Cristante? Chiedete sempre di un calciatore, ha fatto male come tutti gli altri. Non credo abbia fatto una prestazione inferiore, l’ho tolto per avvicinare un attaccante a Džeko, non per demerito suo, ho scelto così. Ha fatto una gara al di sotto delle sue possibilità. Fino al gol abbiamo difeso bene, nell’insieme generale la squadra ha espresso un ottimo calcio, con piccole situazioni sbagliate come passaggi e cross, non sfruttate. Mi fa arrabbiare il secondo tempo, in cui alle prime difficoltà non siamo stati più squadra. Luca Pellegrini ha fatto delle ottime cose, poi c’è stata una sua ingenuità con quella mano appoggiata sulla schiena. Con tanti giovani qualcosa paghiamo, bisogna passare anche attraverso queste prestazioni. Differenza nei dettagli? È vero, la crescita passa anche attraverso la continuità. Oggi non parliamo del modulo, giusto? Sennò torniamo alle solite cazzate. Si torna agli atteggiamenti, non possiamo perdere una partita per i giocatori che vanno in nazionale. Oggi dovevamo portarla a casa, stavamo dimostrando di avere la partita in mano, non ti puoi permettere di non avere una reazione come si deve, perdendo lucidità e distanze, che hai dimostrato di avere per gran parte del primo tempo. Modulo? Nel finale metti giocatori offensivi, la partita va analizzata quando è vera. Roma lontana da quella pensata all’inizio? Può essere, ma Pastore è entrato solo 10-15 minuti per un motivo. Si è allenato per la prima volta con la squadra giovedì, a volte si apre la bocca per dire tante cose. Diciamo sempre le cose tanto per dire, stiamo perdendo 2-0 e giustamente metto un giocatore più offensivo, a volte l’ho fatto con Schick. Oggi non avevo grandissime soluzioni, volevo cambiare la partita sulle zone esterne. Cosa si è perso nel corso della partita? Loro hanno cambiato qualcosa, hanno messo Valoti aperto per contrastare, hanno provato a giocare dal basso e spesso li abbiamo presi. A volte gli altri prendono fiducia e tu perdi le tue qualità. La Juventus è più forte e l’ha dimostrato, dobbiamo fare ancora tanta strada e abbiamo la fortuna di poter rigiocare martedì per dimostrare che non siamo quelli del secondo tempo”.