Cambio Campo - Magrì: "Il Lecce non verrà all'Olimpico per difendersi, il punto di forza dei salentini è il tridente offensivo"
Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.
L’ospite di oggi è Dennis Magrì, Direttore di TuttoCalcioPuglia e firma del Corriere dello Sport Puglia, con cui abbiamo parlato di Roma-Lecce.
Che partita ti aspetti? Tatticamente come affronterà il Lecce il match?
"Mi aspetto una partita vera, tosta. Non credo Baroni voglia fare turnover, ci tiene particolarmente a fare bella figura. Lui, come l’intera squadra. E poi per il Lecce raggiungere i quarti sarebbe un’impresa storica. Vedremo in campo il tridente delle meraviglie, formato da Strefezza, Coda e Di Mariano, che in B sembra senza eguali".
Dobbiamo aspettarci un Lecce che si difenderà all’Olimpico o proverà a fare il suo gioco?
"Il Lecce, nelle sue corde, non ha un atteggiamento difensivo. E poi credo sia controproducente pensare di andare all’Olimpico solo per difendere. Penso proprio che vedremo una partita, appunto, vera: Baroni la sta preparando all’attacco, fermo restando che la squadra dovrà essere attentissima dietro ed equilibrata in campo".
Quali sono i punti di forza e i punti deboli del Lecce?
"I punti di forza, oltre al tridente, sono gli inserimenti dei due interni di centrocampo. Non a caso nelle ultime giornate di campionato è diventato determinante Gargiulo. È un Lecce che spinge non solo con gli attaccanti. Difficile, invece, trovare il punto debole: l’atteggiamento è quello giusto, da inizio stagione, e la squadra gira bene. Basti pensare che in stagione ha perso soltanto due partite".
In Serie B il Lecce è in lotta per le posizioni di vetta, penso che possa raggiungere la promozione in Serie A?
"Il campionato di B, come ogni anno, si sta dimostrando insidioso. Dal mio punto di vista, il Lecce è la squadra più solida, con più soluzioni offensive. Certo, non è primo in classifica, ma è costantemente nelle zone alte della classifica. E poi ha un valore aggiunto: Baroni, lui sa come vincerlo questo torneo. Dal mio punto di vista è una delle favorite al grande salto".
Negli ultimi anni la Roma è incappata spesso in risultati negativi in Coppa Italia, c’è la speranza a Lecce di riuscire nell’impresa di passare il turno o sembra una missione impossibile?
"Non c’è fiducia, non c’è disfattismo. Questo Lecce ha dimostrato, anche contro lo Spezia, di potersela giocare con chiunque. Parliamo comunque di due squadre nettamente diverse, costruite per obiettivi differenti e tra le quali ci passa una categoria. Sarà una bella partita, è così che vuole viverla il pubblico dal mio punto di vista".
Quale sarà la probabile formazione del Lecce e quali sono gli uomini da tenere maggiormente sotto osservazione?
"4-3-3 di partenza, ma che in base alle varie situazioni in partita può trasformarsi in un 4-2-3-1, magari con Gargiulo alle spalle della punta. Mi aspetto di vedere in campo sia Coda che Di Mariano, mentre è possibile qualche rotazione tra difesa e centrocampo. Il bello di questa squadra è che ha almeno due opzioni per maglia, in tal senso il duo Corvino-Trinchera ha fatto un lavoro eccezionale. Ma, come detto, scenderà in campo la miglior formazione possibile".