Cambio Campo - Pasotto: "Mi aspetto che la Roma faccia la partita, col Milan pronto a ripartire. I giallorossi hanno tanta qualità"
Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.
L’ospite di oggi è Marco Pasotto, giornalista de La Gazzetta dello Sport, con il quale abbiamo parlato di Roma-Milan.
Che partita ti aspetti? Come si affronteranno le due squadre?
"Penso a una partita che andrà abbastanza nel segno della Roma, che cercherà di pressare e di mettere alle corde l'avversario, sia perché è la Roma che deve inseguire sia perché il Milan non ha problemi nell'accettare di subire l'avversario, lo fa anche con squadre più deboli. Il Milan spesso si rintana quando non riesce a fare il proprio gioco e prova a ripartire con giocatori letali come Leao o i due terzini. Mi aspetto quindi una Roma che partirà forte, col Milan che senza problemi si metterà dietro ad aspettare e ripartire".
Quali sono le condizioni di Theo e Brahim?
"Theo sarà titolare, è entrato nell'ultima gara e ha dimostrato di non aver patito troppo il Covid. Brahim Diaz è guarito qualche giorno dopo rispetto a Theo, ha meno lavoro nelle gambe, ma fa anche un ruolo meno dispendioso rispetto al francese. Credo che anche Brahim parta titolare, lui è stato il giocatore che, nonostante le tantissime assenze in casa Milan, è mancato di più".
Come cambia il Milan con Ibra o Giroud davanti?
"Cambia abbastanza, Giroud ama attaccare la profondità, è bravo di testa in area. Ibra invece ormai ama tantissimo manovrare sulla trequarti con la squadra, essere nel cuore della squadra, senza fare troppo il terminale. Infatti il Milan va a segno con tantissimi giocatori, proprio per questo lavoro delle punte. Con Ibra il gioco è più manovrato, mentre Giroud è un centravanti più classico e presente in area di rigore".
Tonali e Pellegrini sono forse i giocatori più migliorati dalla scorsa stagione e si troveranno anche a giocare nella stessa zona di campo. Quello tra loro può essere un duello decisivo per la sfida?
"Si, è uno dei duelli decisivi senza dubbio. Sono due ragazzi che hanno fatto progressi pazzeschi, Pellegrini già da qualche mese ha inizato a dare segnali importanti, Tonali è sbocciato in questa stagione, complice anche il suo passaggio definitivo al Milan. Si è liberato di un peso, gioca sciolto e la testa fa andare meglio le gambe. Nel Milan è lui l'insostituibile a centrocampo, non Kessié o Bennacer. Con Pellegrini è una sfida molto bella tra due giocatori giovani, di talenti e con l'autostrada azzurra spianata davanti. È una sfida tra due delle colonne future della Nazionale".
Un altro grande duello sarà quello tra i due grandi amici Tomori e Abraham: il difensore può essere la chiave per fermare l'attaccante?
"Questa è una chiave. Loro si conoscono, ma Tomori del Milan è in grado di fermare più o meno chiunque. Quest'anno non sta avendo il rendimento magnifico dell'anno scorso, ha avuto qualche incertezza, ma parliamo di piccoli appunti nell'ambito di un rendimento eccezionale. Il Milan ha fatto benissimo a riscattare il riscatto di Tomori. La sfida con Abraham è molto interessante, parliamo di due prospetti di assoluta qualità Sarà interessante vedere come Abraham cercherà di eludere un avversario che lo conosce bene"
L’obiettivo del Milan a questo punto è lo scudetto? O resta la Champions?
"Il Milan pensa allo scudetto, è inutile negarlo. È giusto pensarlo visto il rendimento di quest'anno e dello scorso, i giocatori non si nascono, magari Maldini e Pioli provano un po' a smorzare la situazione, ma è impossibile non pensare allo scudetto con un rendimento del genere"
Che giudizio si è fatto sulla Roma di Mourinho?
"È una squadra che sta cercando la propria identità, è ancora un po' discontinua. Credo che la brutta sconfitta in Conference è solo un incidente di percorso, la Roma ha tanta qualità ed è una squadra in grado di competere seriamente per i primi quattro posti".