L'avversario - L'identità precisa del Como di Fabregas. Paz e Diao, occhio a quei due

L'avversario - L'identità precisa del Como di Fabregas. Paz e Diao, occhio a quei dueVocegiallorossa.it
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 16:00Rubrica sull'Avversario
di Alessandro Carducci

Sarà il Como di Fabregas ad affrontare la Roma domenica alle 18:00.

POSSESSO PALLA – Fabregas ha dato fin da subito un’identità chiara alla sua squadra. Vuole il possesso palla, con la sfera che deve viaggiare rapidamente e con qualità, mentre si effettuano pochi passaggi lunghi, anche perché manca il classico centravanti strutturato. Il falso nueve è Nico Paz, è il talento più cristallino della squadra, quarto per tiri totali ma, soprattutto, primo per dribbling tentati e riusciti in Serie A.

IL RISCHIO NELLA COSTRUZIONE DAL BASSO – Fabregas non ammette eccezioni e vuole che la squadra esprima sempre il proprio stile di gioco. Costruzione dal basso, passaggi brevi anche a costo di prendersi dei rischi e non è un caso se molti dei gol subiti derivino proprio da palloni persi nel proprio terzo di campo.

LE DIFFICOLTÀ NEL SEGNARE E L’ARRIVO DI DIAO – Nella prima parte di stagione, il Como ha spesso creato tanto, realizzando poco. A gennaio, il club è intervenuto comprando Assane Diao dal Real Betis per una cifra che si aggira attorno ai 10 milioni di euro. In quasi due mesi, l’attaccante senegalese ha già siglato 5 reti, diventando il terzo marcatore della squadra dopo Paz e Cutrone, a quota 6, ma soprattutto segnando di media un gol ogni tre tiri, una statistica notevole che sta risolvendo il problema del gol dei lariani.

PRESSING ASFISSIANTE – Il Como è primo in Serie A per tackle vinti ma, soprattutto, la squadra a tentare più contrasti nell’ultimo terzo di campo, a testimonianza della volontà dei lombardi di recuperare palla il prima possibile, andando a pressare alto i propri avversari. Ciò significa che il Como concede qualcosa in ripartenza, ovviamente, ma finora il sistema sta funzionando.