L'avversario - La voragine al centro della Lazio e il prezioso lavoro di Castellanos

L'avversario - La voragine al centro della Lazio e il prezioso lavoro di Castellanos Vocegiallorossa.it
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Ieri alle 22:13Primo piano
di Alessandro Carducci
fonte Alessandro Carducci - Qualifica di osservatore rilasciata dalla FIGC, corso di Match Analyst e Football Data Intelligence con Sics

Sarà la Lazio ad affrontare la Roma nel match della 32ª giornata, con fischio di inizio ore 20:45.

CASTELLANOS – Il Taty Castellanos è tra i principali pericoli del 4-2-3-1 della squadra di Baroni. Quando gira lui, tutta la squadra ne trae beneficio, facendo un grandissimo lavoro per collegare i reparti e giocare spalle alla porta, per poi attaccare con efficacia la profondità. Saranno fondamentali i diversi duelli individuali che Castellanos ingaggerà con i tre centrali giallorossi, che cercheranno di anticiparlo o, almeno, di non farlo girare.

IL LAVORO SULLE FASCE – La Lazio prima era estremamente temibile sulla fascia sinistra, con Tavares e Zaccagni, mentre a destra faceva più fatica. Il portoghese è in calo da un po’ ed è anche infortunato mentre a destra Isaksen è cresciuto e con Ndicka e Angelino sarà un bello scontro.

LA VORAGINE IN MEZZO - La Roma dovrà sfruttare molto bene gli spazi che la Lazio tende a lasciare in mezzo. Rovella e Guendouzi hanno tirato la carretta per parecchio tempo e non hanno la stessa brillantezza di prima. Basta arrivare leggermente in ritardo per far giocare l’avversario con più calma o per non seguire rapidamente il movimento di un incursore avversario. Piccoli dettagli, a volte impercettibili, fanno la differenza tra una squadra che subisce poco e una squadra che, come la Lazio attuale, subisce molto, soprattutto per vie centrali. Quando uno dei due centrocampisti è costretto a spostarsi sull’esterno, in mezzo si crea una voragine che il compagno di reparto non può coprire, considerando anche che la linea difensiva della Lazio non sempre si rompe, non sempre un centrale esce per andare a coprire e aiutare il centrocampista rimasto solo. Ciò che significa che, in più occasioni, con un dei due centrocampisti fuori zona e la linea difensiva che scappa compatta all’indietro, la parte centrale viene coperta dal solo centrocampista rimasto. Un’occasione da sfruttare.

LE PALLE ALTE – Da sottolineare il dato relativo ai gol di testa. La Lazio è sesta per gol fatti di testa ma è addirittura quart’ultima in merito alle reti subite di testa, altro fattore che la Roma dovrebbe provare a sfruttare.