La convivenza tra Belotti e Abraham: due numeri 9 al servizio di Mourinho
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“E comunque secondo me Abraham e Belotti possono anche giocare insieme”. Quante volte abbiamo sentito questa frase da quel 15 agosto, giornata in cui il Gallo è diventato ufficialmente un giocatore della Roma?
Nella trasferta di Siviglia, contro il Real Betis, José Mourinho ha voluto dare fiducia all’ex Toro e all’inglese dal primo minuto, complice anche l’infortunio di Paulo Dybala e la squalifica di Nicolò Zaniolo.
Dopo un primo tempo che Mourinho stesso ha definito “un disastro”, in quanto i due si pestavano un po’ troppo i piedi l’un con l’altro. Entrambi, infatti, venivano a prendersi palla sulla trequarti e attaccavano la porta, congiuntamente. Nella ripresa, invece, si è trovato l’equilibrio giusto, con Abraham che agiva più da seconda punta, lasciando a Belotti il ruolo da attaccante finalizzatore. Questo mettersi a disposizione dell’inglese è stato importante per permettere alla Roma di acciuffare il pareggio, firmato proprio dal Gallo.
Quanto visto nei 45 minuti finali di Siviglia, incarna forse le caratteristiche del numero 9 e dell’11: Abraham è sicuramente più tecnico rispetto al collega; mentre Belotti è il classico uomo d’area di rigore.
Tra i due potrebbe funzionare questo tipo di convivenza, con uno costretto a sacrificarsi per l’altro. L’unico problema che potrebbe verificarsi è che, Belotti e Abraham, da grandi attaccanti quali sono, vivono per il gol è questo potrebbe, a volte, farli perdere nell’egoismo tipico della punta. Ma qui, dovrà essere bravo José Mourinho a metterli entrambi in funzione della squadra.