Le voci dal Portogallo, le ipotesi sul tavolo, l'incontro in programma e la paura di perdere Mourinho
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Inutile girarci intorno, un po’ di preoccupazione c’è. Le voci dal Portogallo secondo cui José Mourinho sia il preferito della federazione portoghese per il ruolo di Commissario Tecnico continuano ad aumentare e anche in Italia la notizia è ormai stata confermata. Questa mattina A Bola, importante quotidiano portoghese, riferisce che il 26 dicembre Mou incontrerà il Presidente della federcalcio portoghese, Fernando Gomes, che proverà a convincere l’attuale allenatore giallorosso a sposare la causa portoghese.
Le ipotesi sul tavolo sono due: un doppio ruolo allenatore-ct, possibile solo in caso di concessione della Roma, o un addio di Mou ai colori giallorossi a giugno 2023, un anno prima della naturale scadenza del suo contratto. Entrambe le ipotesi preoccupano la Roma e i tifosi giallorossi e in particolare - ovviamente - la seconda.
Fin dal suo arrivo, con Mourinho si è sempre parlato di progetto triennale e una chiusura anticipata della sua avventura nella Capitale sarebbe destabilizzante per tutto l’ambiente. Friedkin, Tiago Pinto, Dybala, Pellegrini, Zaniolo sono tutti - chi più chi meno - amati dai tifosi romanisti, ma Mourinho è diverso. Mou è visto come la figura garante del progetto giallorosso, è lui il simbolo di questa Roma e vedere il suo futuro in bilico significa vedere in bilico la Roma. Mourinho ha riportato un trofeo a Roma dopo quattordici anni e anche se spesso la sua Roma esprime un gioco deludente, anche se a volte ha delle esternazioni sopra le righe, anche dopo una sconfitta, la sua posizione rimane salda sulla panchina giallorossa e nel cuore dei tifosi. La speranza di vincere altri trofei è aggrappata alla storia e all’esperienza di Mourinho, che può avere mille difetti ma nella sua carriera è sempre riuscito a vincere. Ecco perché il Portogallo lo vuole, ecco perché la Roma e i romanisti hanno paura di perderlo.