Nainggolan: "I Friedkin capiscono poco di calcio. Stasera i tifosi aiuteranno la squadra"

20.10.2024 08:13 di  Redazione VGR   vedi letture
Nainggolan: "I Friedkin capiscono poco di calcio. Stasera i tifosi aiuteranno la squadra"
Vocegiallorossa.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Radja Nainggolan, doppio ex di Roma-Inter, ha presentato la sfida a La Gazzetta dello Sport. Questo uno stralcio delle sue dichiarazioni.

Mai fatta l’elemosina, in effetti. E mai neppure sconti, né concessi né ricevuti. E allora è giusto chiederle: è troppo poco questa Roma per impensierire l’Inter?
“L’Inter è la più forte. Gioca un bel calcio, ha grandi giocatori anche in panchina, di fatto sono altri titolari. Sì, è superiore alla Roma anche per il momento che vivono i giallorossi”.

Che si fa allora? Pronostico chiuso?
“No. Perché la Roma gioca in casa, ha il miglior tifo che c’è. E con quella gente, c’è una spinta in più. Certo, è una squadra che si sta ricostruendo, ha tanti giocatori nuovi e un allenatore che non sta raccogliendo tantissimo”.

Eh, però la sua Roma era di una qualità superiore…
“Però il livello del campionato attuale è più basso, oggi è molto più facile giocare in Serie A rispetto a 7 anni fa. Guardi quanto sono ringiovanite le rose, ormai l’aspetto tecnico viene dopo”.

Passiamo a un altro centrocampista: Pellegrini. È fischiato dai suoi tifosi, c’è chi dice paghi il peso della fascia di capitano.
“Anche io ho avuto la fascia. E avevo davanti Totti e De Rossi…e allora? Io ho tanta personalità, mi fischiano o mi applaudono fa lo stesso, mi entra da uno orecchio e mi esce dall’altro. Io non ho mai sofferto le negatività intorno a me. Pellegrini è intelligente. È un buon giocatore: dovrebbe pensare un po’ meno a quello che dice di lui la gente”.

È passata qualche settimana. Si è dato una spiegazione di quanto accaduto con De Rossi?
“È stata una follia mandarlo via. Aveva fatto meglio di Mourinho, giovane, innamorato e conoscitore dell’ambiente, l’hanno cacciato senza dargli tempo di inserire tanti giocatori nuovi. E non lo meritava neppure come uomo. Per motivi calcistici? Cavolate, ci sarà altro. Non so, penso alla questione Zalewski: lui disse che non era stata una scelta sua metterlo fuori rosa. Tanti altri al posto di Daniele avrebbero detto il contrario su imposizione della società. E rimasto se stesso, di questo sia orgoglioso”.

I Friedkin si saranno pentiti?
“Ma sono imprenditori, cosa capiscono di calcio? Non credo tanto. Vengono, vogliono fare soldi, comprano ragazzi, spendono ma non bene. Dentro il mondo del calcio si sta con competenza e passione. Se pensi solo al business…”.