Ndicka: "Contatto con Bisseck? Per me non è fallo. Erano importanti i 3 punti"

Ndicka: "Contatto con Bisseck? Per me non è fallo. Erano importanti i 3 punti"Vocegiallorossa.it
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Ieri alle 22:10Primo piano
di Benedetta Uccheddu

Evans Ndicka ha parlato dopo la vittoria contro l'Inter. Queste le sue parole:

Ndicka a DAZN

Oggi è arrivata la vittoria contro una big. 
"Sì, non mi piace la difesa bassa, ma quando si deve fare si fa. Siamo tutti contenti per la classifica e per la vittoria, anche per i nostri tifosi che non erano qua. Tre punti molto importanti per noi".

Cosa è successo con Dumfries e Bisseck? Sul secondo ti sei preso un bel rischio? 
"L'ho visto adesso (l'intervento su Bissek, ndr). È a due metri dal portiere e io devo difendere, per me non è rigore ma 50-50. Lui che è difensore e lo sa, perché fa la stessa cosa. Siamo a due metri dalla porta, devo fare qualcosa. Non posso essere distante, devo essere con lui. Per me non è fallo".

Angelino ti ha chiesto di cambiare la marcatura quando è entrato Dumfries? 
"Me lo ha chiesto il mister. Lui è molto alto, un po' più alto di Angelino, che però ha corsa".

Il mister ti chiede se vuoi riposare o sei tu che le vuoi giocare tutte? 
"No, lui prende la decisione e per me è un piacere giocare a calcio e per la Roma. Con una partita a settimana è anche più facile".

Ndicka in conferenza stampa

Valutazione alla squadra?
“9. E’ difficile fare 1 a 0 qua a San Siro”.

Voi la guardate la classifica?
"La guardiamo sempre, è normale. Vogliamo andare in Europa e in Champions, ora abbiamo cinque finali". 

Ci racconti il duello con Dumfries?
"In area di rigore si marca a uomo, se lasci qualche metro prendi gol. Lui era lì, era un duello 50-50%".

Come vedi la squadra? State lavorando più sulla parte atletica?
"Non tanto, col Verona è stata una partita differente rispetto a oggi. Mi piace giocare ogni tre giorni perché non amo aspettare troppo, per me è meglio giocare ogni tre giorni. Poi va bene avere una settimana di pausa, però non mi piace avere una settimana lunga; meglio correre sul campo in Europa".

Sembravate molto liberi mentalmente, è così?
“Volevamo fare il risultato. Per noi era molto importante questa partita. Il risultato si doveva fare”.

Il contatto con Bisseck?
"Lui mi ha preso e mi ha fatto girare, dovevo fare qualcosa. Per me è un normale duello in area e non si fischia".