Roma e Lazio con animi opposti, ma l'esperienza di Ranieri nei derby può essere l'arma in più
Nuovo appuntamento con i podcast di VoceGialloRossa.it: ogni giorno, dal lunedì al venerdì, approfondiremo con le voci dei nostri redattori uno dei temi più importanti della giornata.
Il 2025 della Roma si aprirà con la gara più attesa dell'anno da una città intera: domenica 5 gennaio alle 20:45, i giallorossi sfideranno i concittadini della Lazio nel 184esimo derby della Capitale. Una sfida che metterà difronte due rivali storiche che versano in una situazione opposta di classifica: la Roma è, seppur in fase di rilancio, ancora al centro della graduatoria; mentre la Lazio è in zona Champions a -6 dal primo posto. Proprio per questo motivo, nonostante il derby sia sempre la partita dell'anno per un discorso di rivalità cittadina, i giallorossi arriveranno a questo big match con molte meno pressioni rispetto agli odiati cugini, dato che non avranno più di tanti discorsi di classifica da poter fare, anche se una vittoria rappresenterebbe il punto più alto di una stagione fin qui fallimentare e sarebbe una bella consolazione dal punto di vista morale per squadra e tifoseria. Oltre agli animi della vigilia, ad essere opposta è anche l'esperienza dei due tecnici in questo tipo di partite: dal lato Roma c'è Claudio Ranieri, che conta già 4 derby della Capitale giocati e vinti ed è assolutamente più abituato a giocare queste partite cariche di emotività rispetto al collega laziale Marco Baroni. Il tecnico biancoceleste, infatti, debutterà in una stracittadina di questo calibro.
Chissà se questa inesperienza di Baroni nei derby e le tante pressioni che ricadono sui giocatori della Lazio possano alla fine ritenersi quasi un vantaggio per la Roma, che avrà la testa libera tipica di chi non ha più di tanto da perdere. Chiaro è, però, che in questo discorso non si può non menzionare anche la distanza tra le due squadre: con romanisti che inseguono i rivali a -15 punti, un divario netto che poche volte si è visto in un derby della Capitale. Se, però, fosse vero il detto: "Il derby lo vince chi ci arriva peggio", allora ci sono tutti i presupposti per una gara molto combattuta e aperta a ogni tipo di risultato.