Quel che poteva essere e non è stato
Guardando la classifica, guardando la rosa, pur con tutti i suoi difetti, riguardando il percorso fatto fin qui non può scomparire quel retrogusto amaro che ci accompagnerà fino a giugno. Quel pizzico di nostalgia, quella sensazione di ciò che sarebbe potuto essere e che non è stato e non sarà, almeno quest’anno. Una sorta di ferita che non riesce totalmente a rimarginarsi e che si riapre quando qualcuno nomina o allude a Daniele De Rossi.
UNA FERITA ANCORA APERTA - "Varo rendimi le mie legioni", disse un avvilito Augusto dopo il massacro di Teutoburgo. "Lina rendimi De Rossi", potrebbe lamentare qualsiasi tifoso romanista. Nessun processo di santificazione, per carità. L’ex allenatore giallorosso non aveva iniziato benissimo, ma questo significa poco. È pieno il calcio di allenatori che stavano per essere mandati via e che poi hanno fatto la storia. Non si sa se De Rossi avrebbe fatto la storia della Roma e non lo sapremo mai, a meno di clamorosi ritorni. Certo è che, leggendo e sentendo le interviste dei calciatori, si percepisce chiaramente il rispetto che il gruppo nutriva nei suoi confronti e la stima, sia sul piano umano, sia tecnico. La profonda, e radicata, sensazione che la squadra avrebbe seguito De Rossi fino all’inferno, caratteristica fondamentale per tutti gli allenatori vincente, la capacità di farsi seguire dai propri calciatori, di coinvolgerli, proprio ciò che Juric non è riuscito a fare.
PARTIRE IN ANTICIPO PER IL PROSSIMO ANNO - Il disastroso (non solo per colpa sua) Governo Juric ha solo acuito questo malessere, che la cura Ranieri ha un pochino addolcito. Ora si finisca con dignità la stagione, cercando di raggiungere tutto quello che sarà possibile raggiungere, con l’obiettivo di programmare in anticipo la prossima stagione e di farsi trovare con i compiti ben fatti a giugno, sfruttando il fatto che le altre squadre saranno impegnate in obiettivi concreti e importanti. Questo svantaggio venga tramutato in vantaggio, almeno sul piano della programmazione, potendo pensare fin da subito al prossimo anno. Cercando di buttare giù quel boccone così amaro che proprio non si riesce a digerire.