Lazio, Baroni: "Se siamo i favoriti? No, affrontiamo un avversario pericolosissimo. Il derby è passione pura"

04.01.2025 13:50 di  Marco Campanella  Twitter:    vedi letture
Lazio, Baroni: "Se siamo i favoriti? No, affrontiamo un avversario pericolosissimo. Il derby è passione pura"
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Alla vigilia di Roma-Lazio, ha parlato Marco Baroni ai microfoni di DAZN

Mi racconta questi giorni vissuti in città?
"come ho già detto, c'è un'aria diversa perché sappiamo dell'importanza, sappiamo di quanto le due tifoserie ci tengono. La nostra tifoseria è passione, è passione allo stato puro e credo che forse proprio Roma ha questa passionalità che secondo me è diversa. Quindi, ci sarà un pieno di passione diversa dalle altre"

È la partita più importante della sua carriera?
"È una partita importante, ma si vive di questo. Chi vive di questo lavoro, chi vive di questo sport, la nostra meraviglia, la vera meraviglia, è proprio in queste partite. Quando alzi il livello, più hai partite importanti e più sai che stai facendo un lavoro importante e che devi essere all'altezza dal punto di vista della gestione, delle pressioni, dello stress, di queste situazioni che fanno parte di noi. Sono la bellezza".

Vi sentite favoriti per questo derby?
"No, assolutamente, l'ho già detto, perché questo derby si gioca domenica, non si gioca due mesi fa. Nelle ultime cinque partite, la Roma ha fatto gli stessi punti nostri. Dall'arrivo di Ranieri, la Roma segna il doppio delle reti e quindi sappiamo benissimo che domani affrontiamo un avversario pericolosissimo. Un avversario che è solido, equilibrato e quindi sarà una partita bellissima".

Cosa teme particolarmente della Roma e poi un ricordo di Claudio Ranieri?
"La Roma sicuramente è una squadra, come ho detto prima, che ora ha uno stato di forma, di convinzione, ha dei grandi campioni. Quindi la partita, lo sappiamo, è difficilissima. Di Claudio cosa ricordo? Una persona meravigliosa che è arrivato a Napoli, l'anno dopo abbiamo vinto lo scudetto, poi abbiamo fatto un'annata ancora, lì c'è stato il cambio. Ed era già un allenatore che poi la sua carriera ha parlato per lui, ma già si vedeva perché era preparato. Mi ricordo che ancora ci faceva lavorare tanto, ma principalmente questa capacità che aveva di dialogo, di intesa verso la squadra".

Ha avuto modo di ripensare anche un po' al suo percorso?
"Il mio percorso fa parte della mia storia. La storia di ognuno di noi è lì, non la devi chiaramente mai abbandonare, devi pensare a quello che hai fatto, al lavoro che fai, alla passione, alla dedizione, alla capacità di credere sempre in te e nel lavoro, alla capacità di non sentirti mai lì, ma avere la voglia di salire sempre un pezzettino e questo fa parte del percorso di una persona. Io lo sento, so che solo l'ambizione, l'impegno, la voglia e la capacità di migliorarmi mi può permettere di essere ora a questi livelli, con una squadra importante che non nascondo. Questo non fa altro che aumentare ancora di più la mia ambizione, la mia voglia, la mia passione e il mio coinvolgimento verso il mio staff e verso tutte le persone di questa famiglia meravigliosa che è la Lazio". 

Sperava di arrivare al derby in condizioni migliori e con una rosa al completo?
"No, ma noi dobbiamo esserci tutti perché è la partita di chi gioca, di chi subentra, di chi non gioca, di chi non è disponibile. Queste sono gare che alla squadra dietro, a volte si dice, secondo me in maniera sbagliata, si preparano da sole. No, si preparano tutte insieme queste partite, tutti insieme e questo è quello che stiamo portando avanti nell'avvicinarci a questa gara".

Ha avuto modo di studiare, leggere un po' di storia del derby?
"So che è la partita e quindi so che, nelle difficoltà della partita, ogni derby è diverso e per questo sarà più importante viverlo di squadra, viverlo tutti insieme perché conta quello".

La fusione che ci sarà con i tifosi?
"Ho detto dal primo giorno: bisogna vivere le emozioni, ci deve essere un transfert, la squadra deve trasferire queste emozioni a chi ci guarda, a chi soffre, a chi fa sacrifici, a chi ha passione e chi vive di questa passione. Questo transfert lo puoi dare solo in una maniera: dando tutto quello che hai, uscendo sempre, come dico ai ragazzi, a tasche vuote. Tasche vuote vuol dire aver dato tutto, nella dedizione, nella voglia, nella determinazione, nel lavorare di squadra, nel lavorare insieme. Io credo che questo è il più bel regalo che un calciatore deve fare e la responsabilità che deve sentire verso i propri tifosi. Noi domani giochiamo fuori casa, ma con i tifosi laziali non sei mai fuori casa. Sono sempre con noi, li portiamo dentro, li abbiamo portati anche quando non gli è stato permesso di venire allo stadio e questa è una delle cose che la mia squadra deve sempre sentire, non deve mai dimenticare".