Roma-Hellas Verona 2-1 - Le pagelle del match
Pau Lopez 5,5: non deve effettuare parate particolari ma offre un senso di generale insicurezza nelle uscite.
Mancini 6: in occasione del gol dell’Hellas Verona si lascia saltare troppo facilmente ma si riscatta con una buona prestazione nella seconda parte di gara. Molto aggressivo, spesso si stacca dalla linea difensiva per aiutare la squadra nell’impostazione, come faceva anche con l’Atalanta. Sufficienza di fiducia.
Ibanez 6,5: sta crescendo di partita in partita e inizia a non essere più una sorpresa. Colpisce, in particolare, la personalità che lo fa sembrare un giocatore esperto e di lunga militanza nella Roma. Attento nel coprire la profondità, rimane sempre concentrato. Dal 92’ Villar SV.
Kolarov 6: schierato tra i tre di difesa, guida il reparto con esperienza e autorevolezza. Risulta essere tra i migliori nel primo tempo mentre nella ripresa si fa beffare da Pessina che, di tacco, riapre la partita.
Bruno Peres 5,5: spinge meno rispetto alle precedenti gare anche se riesce comunque a dare un buon pallone a Dzko, che spreca. Così e così difensivamente, liscia l’intervento in occasione del gol dell’Hellas Verona. Dal 66’ Zappacosta 6: tiene la posizione senza correre rischi.
Diawara 6: inizia la gara in maniera molto aggressiva, andando a pressare con veemenza. Cala alla distanza. Dal 66’ Cristante 6: si posiziona inizialmente a centrocampo per poi finire in difesa, dopo l’uscita di Ibanez.
Veretout 7: si gioca ogni tre giorni, è luglio e fa caldo. Tutti dettagli ininfluenti per lui, che corre come se avesse 8 polmoni. Schierato nell’ibrida posizione di trequartista, vicino a Dzeko e pronto ad aggredire subito la difesa avversaria, lo si vede ripiegare repentinamente per aiutare anche in fase difensiva. Negli ultimi minuti corre come se fosse appena subentrato. Un alieno.
Spinazzola 6,5: sforna assist per Dzeko con estrema disinvoltura. Il primo viene sfruttato dal bosniaco, il secondo invece no.
Pellegrini 6,5: 100% dell’impegno anche in fase di pressing ma una qualità del passaggio non sempre alla sua altezza. Cresce nella ripresa e, poco prima di uscire, serve prima una gran palla a Bruno Peres e poi va lui stesso verso la porta, vince un contrasto con il portiere e dà il pallone altruisticamente a Mkhitaryan (piazzato meglio) invece di concludere lui stesso nella porta sguarnita. Dal 66’ Zaniolo 5,5: combina poco, rischiando con un intervento a gamba tesa e alta su Empereur.
Mkhitaryan 6,5: prende un palo e tenta più volte la conclusione da fuori area, con poca precisione. La migliore occasioni ce l’ha su suggerimento di Pellegrini ma non riesce a impattare bene, a porta sguarnita. Dal 88’ Perotti SV.
Dzeko 6,5: segna un gran bel gol di testa, un gol rivelatosi decisivo ai fini del risultato ma perde tanti palloni, risultando meno brillante del solito.
Fonseca 7: continua a vincere e lo fa con un atteggiamento propositivo e aggressivo. La sua Roma ha acquistato brillantezza dopo il cambio di modulo e sembra essere la strada da seguire anche per il futuro.