El Shaarawy: "A gennaio contatti con due italiane. Alla Roma ero come in una grande famiglia, ho apprezzato molto l'affetto dei tifosi quando sono venuto allo stadio"
L'ex giallorosso Stephan El Shaarawy in diretta Instagram con Fabio Cannavaro ripercorre i suoi trascorsi, tra cui quelli in giallorosso.
La città che ti è piaciuta di più?
"Io sono affezionato a Roma. Lì ho costruito molto più che un percorso calcistico, per me Roma è stata la rinascita dopo Monaco. Poi ho costruito un bel rapporto con tutti lì. È stato il posto dove mi sono sentito più a casa, all'interno di una grande famiglia. Quando sono tornato a Roma e sono andato allo stadio, ho apprezzato tantissimo l'affetto che ho sentito nonostante fossi andato via ".
Il tuo soprannome?
"È nato nella finale scudetto primavera. Ho segnato e ho mimato il gesto del faraone e da lì è nato questo soprannome che mi piace tantissimo".
Compagno con cui sei rimasto più legato?
"Alla Roma con Pellegrini.
Una città in cui vorresti andare a giocare?
"Mi piacerebbe Londra".
A gennaio volevi tornare in Italia?
"C'era la possibilità. Poi quando è scoppiato il virus avevo parlato con la società, dicendogli anche avevo bisogno di giocare in vista degli europei. Ho cercato insieme al club quindi di trovare una situazione, ma poi non si è fatto più niente. Comunque ci sono stati contatti con due squadre italiane, ma non le diciamo. Una comunque si è saputo, diciamo che è una in cui ho giocato prima (Genoa, Milan e Roma ndr)".
Preferisci giocare a sinistra?
"Ho sempre giocato lì. Poi certo quando arrivi ad alti livelli ci sono delle esigenze, devi giocare in posizioni diverse. A Roma poi le mie migliori partite le ho fatte a destra, ho saputo adattarmi".
Il difensore più forte che hai incontrato?
"La partita in cui ho sofferto di più è stata Barcellona-Milan, dalla mia parte avevo Dani Alves e Messi, è stata tosta lì. Quindi Dani Alves, poi anche Ramos, Marcelo, Puyol".