Marino, dg Atalanta: "Luis Enrique ha portato un metodo che non funziona nel nostro campionato. Schelotto? La Roma non lo ha mai chiesto"
Il direttore generale dell'Atalanta, Pierpaolo Marino, haespresso alcune considerazioni riguardanti il mondo Roma. Ecco le se sue dichiarazioni.
Su Baldini?
“E’ un ottimo professionista e dirigente. Lo ha dimostrato negli anni con Sensi”.
Sulla sua esperienza a Roma?
“Ho avuto un esperienza alla Roma analoga a quella di Baldini: quando arrivai nell’88, ci fu una rifondazione, fu venduto Ancelotti e comprammo 7-8 giocatori nuovi, tra i quali Manfredonia che fu un bel colpo prenderlo a parametro 0 dalla Juventus. A fine anno arrivammo terzi, nonostante dodici mesi prima sembravamo una squadra alla deriva”.
Sulla dirigenza giallorossa?
“Agiscono come una squadra, e credo che se dovessero tornare indietro non avrebbero preso Luis Enrique. Chi opera può sbagliare e ci sta un po di critica, ma Luis Enrique non ha portato niente al calcio italiano, se non un metodo che non funziona nel nostro campionato”, ha spiegato Marino a Radio Ies.
Marino e Colantuono alla Roma?
“La Roma non ha bisogno di me o di Colantuono, ma di tempo e pazienza, che purtroppo nelle grandi piazze non c’è”.
Avrebbe preso Zeman?
“Se uno mi avesse dato in mano la Roma, avrei ragionato a modo mio. Farlo al di sopra di colleghi che stimo non mi va”.
Sul rapporto tra la dirigenza e gli allenatori?
“Loro hanno sempre difeso sia Luis Enrique che Zeman. Quando scegli l’allenatore lo devi fare lavorare e devi dargli fiducia. Non credo vogliano difendere lo spagnolo e non Zeman. La dirigenza non deve schierarsi a favore di uno sconosciuto: con il boemo è diverso il discorso, è un allenatore in grado di difendersi da solo. Luis Enrique invece era più tenero”.
La Roma su Schelotto?
“No, non lo hanno mai richiesto. Abbiamo ricevuto l’interessamento di alti club, ma dai giallorossi mai nulla”.
Su Lamela?
“Lo conoscevo prima che venisse in Italia. Si trattava di un giovane, ma aveva una quotazione spaventosa. La Roma è stata brava ad investire su di lui, che è un giocatore che può crescere ancora”.
Più forte di Lavezzi?
“Sono diversi. Lavezzi è più esplosivo e meno finalizzatore. Lamela ha più il gol nelle gambe”
Avrebbe comprato i vari Kjaer, José Angel…
“All’Atalanta non potevamo comprare questo tipo di giocatore. Non mi pongo neanche l’interrogativo”.