Aspettando la Champions... Roma-Bayern Monaco 3-2
Dopo un anno di assenza, la Roma rientra in Champions League - sempre dalla porta principale, come nessun'altra squadra italiana - con Claudio Ranieri alla guida. Il girone in cui viene sorteggiata, che comprende i vicecampioni in carica del Bayern Monaco, gli svizzeri del Basilea e ancora una volta i rumeni del Cluj, non appare complicatissimo, pur considerando il cammino non brillantissimo in campionato. Nelle prime quattro partite i giallorossi rimediano due sconfitte (all'Allianz Arena nella gara d'esordio e in casa contro il Basilea) e due vittorie (contro il Cluj allo Stadio Olimpico e contro gli elvetici al St. Jakob Park) e la quinta gara prevede lo scontro interno con il Bayern già qualificato, mentre in Svizzera le altre due squadre del girone si affrontano tra loro: per evitare di doversi giocare il passaggio del turno all'ultima partita, i giallorossi devono superare lo scoglio tedesco. Van Gaal però non ha alcuna intenzione di regalare il match ai capitolini: e perché il primo posto è ancora aritmeticamente da conquistare, e per l'integrità sportiva da sempre dimostrata dai tedeschi. La formazione schierata dal tecnico olandese non lascia dubbi: dei titolari disponibili resta fuori solo il portiere Butt, sostituito da Kraft, con Ribery, Müller e Mario Gomez a spaventare la difesa giallorossa. Dall'altra parte, Ranieri lascia sorprendentemente in panchina Francesco Totti, puntando sul tridente composto da Menez, Vucinic e Borriello, e meno sorprendentemente Pizarro, con Brighi e Greco ai fianchi di De Rossi a centrocampo.
L’avvio dei giallorossi è convincente: in apertura Borriello ha subito un’opportunità ma spara addosso a Kraft, con Menez che svirgola la respinta e manda fuori. Poi è Vucinic a divorarsi il vantaggio, non trovando la porta da due passi ancora su una respinta del portiere ospite, stavolta su un siluro di Greco. Il Bayern però piano piano prende campo e le sue bocche da fuoco sono implacabili: Müller gira a Kroos che imbuca per Ribery, il francese gira subito di prima dentro l’area di rigore verso Gomez, che anticipa la diagonale di Cassetti e trova l’angolino basso alla destra di un poco reattivo Julio Sergio per il vantaggio dei suoi. Il gol, come spesso accaduto in quella stagione, tramortisce prima di tutto mentalmente i giallorossi, che non trovano più trame di gioco e faticano a restare concentrati. E proprio da scarsa concentrazione arriva il gol del 2-0: sciagurato passaggio orizzontale di Menez nei pressi della propria area di rigore non intercettato da De Rossi, Müller non ci pensa due volte e imbuca ancora per Gomez, che con l’esterno batte in uscita Julio Sergio per la doppietta personale nel giro di sei minuti che manda fuori dal campo la Roma, che rischia anche di capitolare con Julio Sergio che in qualche modo salva i suoi con i piedi su una botta di Kroos.
All’intervallo, Ranieri prova a rimettere la gara in piedi con i cambi inserendo Simplicio per Leandro Greco e riposizionando il reparto offensivo con Menez e Vucinic sui due lati e Borriello riferimento centrale. La mossa dà subito i suoi frutti: il francese prende palla nella propria metà campo, apre il gas sulla fascia destra seminando Tymoshchuk e facendo secco Demichelis e mette un pallone forte che passa tra le gambe di van Buyten e finisce a Borriello che inizialmente non controlla, ma che poi manda in rete praticamente in caduta riaprendo la gara e riaccendendo lo Stadio Olimpico. Da quel momento in poi è solo Roma, con le due frecce sugli esterni grandi protagoniste: cambio di gioco da sinistra a destra di Vucinic per Menez, il francese salta secco Pranjic, raggiunge il fondo e mette ancora una palla tesa, sulla quale si avventa Simplicio il cui tiro svirgolato trova l’opposizione sulla linea di Kraft, bravissimo a farsi trovare pronto anche sulla respinta a botta sicura di Brighi. Pochi giri d’orologio ed è ancora Vucinic a innescare ancora una volta Simplicio, che però calcia troppo debolmente nell’uno contro uno con Kraft. Il Bayern è alle corde, Ranieri inserisce anche Totti per Brighi proponendo addirittura un 4-2-4, la palla sembra non voler entrare. Ma a dieci minuti dalla fine l’Olimpico esplode: ancora Vucinic, da vero e proprio regista offensivo, imbuca a sinistra per Riise che va subito dentro rasoterra dove De Rossi, da due passi, non può proprio sbagliare, prima di andare ad abbracciare Pizarro, pronto a entrare proprio per il montenegrino. Mossa che suggerirebbe un volersi accontentare di un punto comunque prezioso, ma il tempo di rimettere il pallone a centrocampo e subito un’altra emozione: Totti lancia con il contagiri Borriello che va via alle larghe maglie della difesa bavarese e salta Kraft, che lo atterra in area provocando il rigore. Sul dischetto si presenta lo stesso Totti: il Capitano non calcia benissimo e non angola bene, Kraft intuisce il tiro ma non riesce a respingerlo, col pallone che bacia la rete della porta sotto la Sud per il delirio del pubblico giallorosso. Van Gaal non ci sta e dice ai suoi di attaccare fino alla fine, ma il fortino regge e la Roma corona una rimonta che rimarrà nella sua storia e le consegna di fatto il passaggio agli ottavi di finale. Un secondo tempo straordinario che è ancora nella memoria dei tifosi giallorossi, vogliosi di rivivere queste emozioni nella Champions League che si appresta a cominciare.
ROMA - BAYERN MONACO 3-2
Stadio Olimpico, martedì 23 novembre 2010
ROMA (4-3-1-2): Julio Sergio; Cassetti, Mexes, Burdisso, Riise; Brighi (75' Totti), De Rossi, Greco (46' Simplicio); Menez; Vucinic (82' Pizarro), Borriello.
A disp.: Lobont, Cicinho, Juan, Adriano.
All. Claudio Ranieri
BAYERN MONACO (4-2-3-1): Kraft; Lahm, Demichelis, van Buyten, Pranjic; Ottl, Tymoshchuk; Müller (73' Contento), Kroos, Ribery (77' Altintop); Gomez.
A disp.: Butt, Breno, Braafheid, Alaba.
All. Louis van Gaal
Arbitro: Alberto Undiano Mallenco (ESP)
Assistenti: Fermin Martinez Ibanez (ESP) - Juan Yuste (ESP)
IV Ufficiale: Ignacio Iglesias Villanueva (ESP)
Marcatori: 33', 39' Gomez, 49' Borriello, 81' De Rossi, 84' (rig.) Totti.
Ammoniti: Greco, Kroos, Mexes, De Rossi, Kraft, Menez.