Parma, Pecchia: "Complimenti a Soulé, non se ne vedono tanti di gol così"

Parma, Pecchia: "Complimenti a Soulé, non se ne vedono tanti di gol così"Vocegiallorossa.it
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domenica 16 febbraio 2025, 20:39Avversario
di Benedetta Uccheddu

Pecchia ha rilasciato alcune dichiarazioni nel post partita di Parma-Roma. Queste le sue parole:

Pecchia a SKY 

Squadra troppo giovane?
"Siamo i più giovani, ma non è un alibi. Siamo vivi, i numeri sono duri ma è una squadra viva". 

Ti seguono i ragazzi?
"Ho un rapporto troppo profondo, li ho visti crescere. Conosco tutto, ma serve anche per loro. Giocare sotto pressione li aiuterà, devono accelerare il percorso formativo perché servono i punti. Sono vivi, non parlo di episodi che fanno parte del calcio, ma è una squadra viva". 

Djuric?
"Preso e perso per tutto il campionato, era un'alternativa. Devo trovare soluzione, velocizzare l'inserimento dei nuovi. Oggi, nel secondo tempo ho visto una squadra consapevole di ciò che doveva fare con occasioni per pareggiare. Servirà al gruppo".

Il gol?
"Non è sfortuna, è il calcio. Complimenti a Soulé, non se ne vedono tanti di gol così. Siamo sfortunati negli infortuni o nei gol regalati da noi come a Cagliari. C'è fiducia nel gruppo"

Pecchia a DAZN

Sul periodo.
"Buio, però siamo vivi, il gruppo è vivo e c'è tutta la voglia, la voglia di vivere, per cui guardiamo, già pensiamo a domani".

Su Leoni.
"Vabbè, il discorso dell'esperienza non cambia il modulo. Se uno gioca a tre l'esperienza è sempre quella, quindi la giovanità c'è sempre, quindi abbiamo fatto tante cose buone. L'esperienza la devono fare tutti sul campo, non possiamo pensare ad altre soluzioni. Poi accorgimenti tattici si possono trovare sicuramente".

Su Lovik.
"Oggi mi sento di dire anche all'ingresso di Lovik che in un momento particolare il ragazzo, appena arrivato, mi ha dato dei buoni segnali. La dobbiamo trovare all'interno della rosa le soluzioni, tutti pronti e continuare a lavorare con le energie che abbiamo messo in queste ultime partite, ribadendo che siamo vivi, la squadra è viva e deve continuare a credere e a lavorare".

Su Suzuki.
" Si, Zion, anche per lui non è semplice giocare continuamente sotto pressione per quello che sta facendo. Complimenti a Zion, ha tenuto ancora una partita viva. Mi fa piacere per lui perché tutti questi giovani hanno bisogno soprattutto di fiducia, ma anche queste sono prestazioni che aumentano l'autostima".

Pecchia in conferenza stampa

L'episodio ha lavorato tutto?
"Ha condizionato l'andamento della gara. Non solo siamo rimasti in dieci ma hanno trovato il gol, sarebbe stato meglio il rigore. Questo ha indirizzato la partita che è diventata impegnativa".

E' mancato forse qualcosa ancora nel finale, come a Cagliari non avete avuto occasioni per pareggiare.
"Su questo mi sento di non esser d'accordo. La partita l'abbiamo tenuta viva fino all'ultimo. Giocare un'ora in dieci contro una squadra di palleggiatori che ci ha fatto correre tanto è difficile. Negli ultimi tre minuti abbiamo avuto una situazione pericolosa. Sicuramente abbiamo commesso errori che condizionano la gara, l'episodio determina la partita, ma ho visto una squadra viva. Non c'è stata a piegarsi dopo l'episodio, ha tenuto viva la partita e ci ha provato fino alla fine".

Hai scelto di togliere Man.
"Ho scelto anche pensando alla sua condizione. Bonny in questo momento ha più energie ed è più brillante. Dovevo fare una scelta. Poi nel secondo tempo ci siamo messi con due linee a quattro e Bonny davanti, provando a fare il possibile. Mi è piaciuto chi è entrato, anche dei nuovi, questi inserimenti sono importanti per tener viva la luce della squadra".

Quarta sconfitta consecutiva...
"I numeri sono incontestabili ma la forza e l'energia deve esser mantenuta viva. Questo va portato sul campo per continuare a lavorare. Il trend non è bellissimo ma la squadra è viva. L'obiettivo è alla portata, ora sembra tutto nero, ma devono continuare a crederci e lavorare anche se le belle prestazioni non ci portano punti. Gli episodi girano sempre in una sola direzione, sta a noi trovare la forza per spingere dall'altra parte".

Pellegrino può aiutare un attacco che non segna e fatica?
"Pellegrino ci può dare caratteristiche diverse, è più simile a Djuric che a Bonny. Oggi però abbiamo avuto occasioni per concludere e trovare la via del gol. Il gol deve arrivare da tutti, vedere un Bonny più vivo e partecipe è molto positivo, è stato per troppo tempo sottotono".

C'è un possibile fallo di mano prima del rosso, che ha deciso la partita. Per me è stata una valutazione errata.
"C'è poco da dire. Dal campo non ho visto, l'autogiocata viene valutata così, senza analizzare troppo. In queste situazioni dobbiamo girare gli episodi a nostro favore, oggi se non c'era una squadra viva, con l'uomo in meno e contro la Roma in salute si rischiava il tracollo. Invece eravamo vivi per questo resto positivo, giocare in dieci contro questa Roma non è semplice".

Keita non l'hai cambiato per la sua prestazione...
"In una situazione di emergenza ci son cambi di questo tipo, come con Man. Keita ha fatto una gran partita, dovevo ripristinare il centrocampo a due e quindi il momento mi ha portato a questo. Ma vedo continui miglioramenti".

Suzuki oggi si è riscattato. Oggi la squadra però ha mostrato l'atteggiamento giusto.
"Per vincere dobbiamo stare tutti, nessuno escluso, al top della condizione, altrimenti non si vincono le partite. Dobbiamo esprimere il massimo del potenziale, se qualcuno è al di sotto si perdono le partite. Sono contento per Suzuki, per la prestazione, spero che possa continuare a dargli fiducia".

Oggi l'arbitraggio è sembrato a senso unico.
"Su quello non ho controllo. Le subiamo, accettiamo e guardiamo avanti".

Dove va ricercata la motivazione di questa crisi?
"E' evidente che vengono commessi errori che paghiamo a caro prezzi. Le prestazioni vanno analizzate ma stiamo commettendo errori pagati a caro prezzo. A Cagliari bisognava andare in vantaggio prima, sotto porta bisogna aver più rabbia. Oggi, quando giochi contro questi avversari, la sbavatura la paghi a carissimo prezzo".

Vero che anche oggi pagate un solo errore, ma è una situazione che si ripete.
"Vanno tenute d'occhio queste valutazioni, senza esser drammatici. Per vincere bisogna ridurre al massimo questi errori".