Cambio Campo - Magrì: “In città c’è fiducia, il Lecce può fare una buona partita. In contropiede Banda e Strefezza possono colpire la Roma”

09.10.2022 17:45 di  Emiliano Tomasini  Twitter:    vedi letture
Cambio Campo - Magrì: “In città c’è fiducia, il Lecce può fare una buona partita. In contropiede Banda e Strefezza possono colpire la Roma”
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Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.

L’ospite di oggi è Dennis Magrì, Direttore di TuttoCalcioPuglia e firma del Corriere dello Sport Puglia, con cui abbiamo parlato di Roma-Lecce.

Un inizio di campionato in linea con le aspettative per il Lecce, qual è l’umore della squadra e quello della piazza?
“Il Lecce ha iniziato bene, non in maniera eccezionale, ma – come hai detto tu – in linea con le aspettative. Il clima, quindi, è di totale serenità. Manca ancora una vittoria in casa, che sarebbe stata la ciliegina sulla torta, però arriverà. Baroni sta lavorando bene, ha la fiducia della società, della squadra e dei tifosi. C’è entusiasmo da parte dei tifosi e quindi anche la squadra è serena ed entusiasta”.

La lotta salvezza sembra coinvolgere – almeno per il momento – tante squadre. Cosa può fare la differenza e quali sono le carte vincenti del Lecce per salvarsi?
“La lotta salvezza credo sarà molto equilibrata. Tra quelle che sono in basso, penso che alla lunga la Sampdoria risalirà e si salverà con abbastanza tranquillità. Le altre, invece, se la giocano. Per il Lecce è importante continuare a muovere la classifica. La squadra è giovane e ha coraggio, pecce un po’ di qualità in avanti. Banda, ad esempio, ha impressionato in questo inizio, ha dribbling ed è molto veloce, ma sottoporta pecca un po’ di precisione. Stesso discorso per Cessay, che sta facendo bene ma ha sbagliato qualche gol e qualche scelta. Strefezza non si discute, ha fatto cose straordinarie già dallo scorso anno. Bisogna un po’ migliorare la mira sottoporta, questo credo sia importante. L’entusiasmo della città e dei tifosi può fare la differenza per la lotta alla salvezza. Poi, come ho detto, la squadra è molto giovane, più si giocherà più si acquisirà esperienza e si potrà fare sempre meglio”.

In queste prime partite hanno colpito in particolare due giocatori: Hjulmand e Joan Gonzalez. Che giocatori sono e dove possono arrivare secondo te?
“Di Hjulmand se ne è parlato moltissimo anche nelle ultime sessioni di mercato, addirittura si era fatto anche il suo nome come possibile vice-Brozovic. È un giocatore che gioca da perno centrale della squadra, riesce a dare quantità e qualità. Imposta l’azione ma recupera anche tanti palloni, è tosto nei contrasti. In campo ha molta personalità e da quest’anno è anche diventato capitano. È energico, combatte e sprona i compagni. Secondo me è destinato ad una big, non per forza in Italia. Per lui si sono già interessate alcune squadre di Premier, il Lecce fa una valutazione molto alta per lui. È il top player di questa squadra. Gonzalez, invece, è una scommessa vinta da Corvino. È salito quest’anno dalla Primavera e sta facendo molto bene. Il Lecce vuole puntare molto sui giocatori della Primavera e penso quest’anno ci sarà spazio anche per altri giocatori, penso ad esempio a Samek, che è un classe 2004 molto forte. Gonzalez si sa inserire molto bene, sa fare bene entrambe le fasi, ma credo sia più di quantità che di qualità. Gli inserimenti senza palla sono il suo forte. Anche su di lui ci sono già diverse squadre. È un ex canterano del Barcellona, è stato bravo il Lecce a prenderlo e puntarci”.

Su chi è invece impossibile dare giudizi è Umtiti. Che fine ha fatto? Qual è la sua situazione? C’è il rischio che sia stato solo un colpo a effetto?
“Ci si augura non sia solo un colpo a effetto, ovviamente. A Lecce è esplosa una mania legata a un giocatore che sta facendo benissimo: Baschirotto. È stato adattato a centrale, lui nasce terzino, ma ora toglierlo dal campo sembra impossibile. Poi sta giocando Pongracic, che è un giocatore che ha esperienza europea e anche lui sta facendo bene. Su Umtiti è stato fatto un lavoro particolare, lo staff lo voleva portare allo stesso livello dei compagni di squadra. Ha lavorato molto dal suo arrivo, anche durante la sosta. Contro la Cremonese ci si aspettava il suo esordio, si è scaldato a lungo ma poi non è entrato. Contro la Roma penso esordirà, forse anche dal primo minuto”.

Una sconfitta all’ultimo secondo contro l’Inter e un ottimo pareggio contro il Napoli, il Lecce può fare l’impresa all’Olimpico?
“Sicuramente c’è fiducia. In città c’è grande fiducia, si pensa che il Lecce possa fare una buona partita all’Olimpico. Contro l’Inter per 70 minuti il Lecce ha fatto una grande partita, negli ultimi 20 minuti è stato un assedio dell’Inter, ma ci sta. Contro il Napoli è stato sbagliato un rigore sullo 0-0, avrebbe potuto cambiare la partita. Sicuramente il Lecce con le big si esalta, però forse Inter e Napoli l’hanno sottovalutato. La Roma non deve sottovalutare la squadra di Baroni, perché soprattutto con Banda e Strefezza può creare diversi pericoli. Poi, ovviamente, sulla carta la Roma è favorita”.

La Roma contro Monza e Cremonese ha lasciato molto l’iniziativa all’avversario, per il Lecce può essere un vantaggio? Che partita ti aspetti e come credi si affronteranno tatticamente le due squadre?
“Nell’ultima giornata il Lecce ha giocato contro la Cremonese e ho visto che sono due squadre molto diverse. La Cremonese pressa alto e prova a fare la partita, il Lecce invece gioca con la difesa più bassa e sfrutta molto i contropiedi. Oggi mi immagino una Roma molto aggressiva e propositiva fin dai primi minuti, Mourinho vorrà passare subito in vantaggio. Il Lecce proverà a colpire in ripartenza, non penso si metterà a fare la partita. Secondo me sarà una bella gara, il Lecce dovrà essere bravo a sfruttare quelle poche occasioni che avrà. Se la squadra di Baroni riesce a passare in vantaggio poi può fare una buona partita, chiudendosi dietro e ripartendo in contropiede”.