Alisson: "Di Francesco ha molta voglia di vincere. Con Spalletti ho imparato a giocare meglio con i piedi"

16.03.2018 08:00 di  Redazione Vocegiallorossa  Twitter:    vedi letture
Alisson: "Di Francesco ha molta voglia di vincere. Con Spalletti ho imparato a giocare meglio con i piedi"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

È arrivato a Roma un anno fa ed è già uno dei portieri più affidabili al mondo: Alisson Becker, numero uno dei giallorossi e della Nazionale brasiliana, è il nuovo volto di copertina di Undici, in edicola da oggi con una veste grafica completamente rinnovata, a cui ha concesso un'intervista esclusiva. Il portiere romanista sta vivendo una stagione da protagonista, dopo un primo anno di apprendistato con Spalletti in panchina: "È stato un anno di attesa, mi aspettavo di giocare di più ma non ho mollato in nessun momento, mi sono allenato forte. Da Spalletti ho anche imparato a guardare la giocata prima di ricevere il pallone, quindi a giocare meglio con i piedi. Così so già cosa farò".

Su Di Francesco: "Di Francesco è un uomo intelligente e ha molta voglia di vincere, come me. È una virtù che mi piace, sono contento che il nostro capo sia quello che vuole vincere più di tutti". Sul ruolo di portiere, Alisson dice che "è un ruolo che attrae quelli bravi", e spiega come si fa a interpretarlo in maniera moderna: "Un portiere per essere moderno deve avere personalità, posizionamento, concentrazione e soprattutto deve saper leggere in anticipo. Da portiere devo pensare che il mio compagno sbaglierà, per stare sempre pronto e non restare sorpreso". 

Tra qualche mese, sarà lui a difendere da titolare la porta della Nazionale brasiliana ai Mondiali in Russia: "Non lo immaginavo ma l'ho sognato sempre, grazie a quella frase di mio padre: Pensa in grande e sarai grande. Fin dalla prima partita, mi sono messo in testa di diventare uno dei portieri più grandi della Nazionale brasiliana. Io so di non essere perfetto. Per questo a volte lavoro anche troppo, mi rimprovero molto. La pressione interna, mia, viene prima e mi pesa più di quella esterna, che in passato soffrivo un po'. Ora da quella mi sento pronto a difendermi, mi sento pronto a gestire le mie emozioni, la responsabilità. So che posso reggere grazie all'esperienza di questi anni e grazie al lavoro". Sulla
preparazione delle gare, ha un suo rituale ben preciso: "Guardo le partite degli avversari e le loro caratteristiche, prima di
affrontarli. Il giorno della partita mi concentro sulla mia prestazione. Guardo i video, le parate che ho fatto e perche' le
ho fatte cosi'. Punto molto sulla concentrazione. Nello spogliatoio, poi, immagino la partita che sara'".