Di Francesco: "Bene il primo tempo poi calati fisicamente. Oggi era importante non perdere. Alisson determinante"
Eusebio Di Francesco a Mediaset Premium
"Tenuto testa all'Atletico Madrid? Non ho sentito i fischi del pubblico sinceramente, quest'anno abbiamo affrontato un club importante e un portiere che ha parato. Con l'Inter siamo stati sfortunati, oggi abbiamo giocato bene il primo tempo e poi siamo calati, sono stato costretto a cambiare sistema e abbiamo ritrovato equilibrio. Abbiamo giocato bene per un tempo, poi siamo calati, abbiamo rischiato troppo con qualche pallone perso orizzontalmente. Abbiamo qualità tecniche e non dobbiamo sbagliare giocate, Alisson è stato determinante e mi auguro continui a esserlo, le grandi squadre hanno grandi portieri. Perché non abbiamo i 90'? Me lo domando anch'io, dobbiamo lavorare di più, c'è stata la difficoltà della tournée, chi ha retto fisicamente sono stati Jesus e Perotti che sono stati con me da Pinzolo. Credo che con la continuità le gambe inizino a essere meno pesanti, cercheremo di migliorare questa condizione fisica che oggi è stata determinante".
Di Francesco in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Gabriele Chiocchio)
“Difesa a 3 anche dall’inizio? Dettata dalla sofferenza, è normale che in base alle partite potrebbe essere anche riproposta. Questo si lega al fatto che la squadra nel primo tempo ha lavorato bene, nel secondo tempo non eravamo lucidi a uscire. Contento perché la squadra ha retto, soffrendo, l’unico modo per arginare un po’ loro era riaprire un po’ le fasce, questo ha ridato forza alla squadra, abbiamo rischiato sull’angolo alla fine. Faccio l’allenatore e cerco di rimediare, il risultato è positivo per la situazione di gioco, nel secondo tempo eravamo in grande difficoltà e sembrava che in qualsiasi momento potessimo prendere gol. Cali nel secondo tempo? Mi viene da sorridere se preparassi gli ultimi 20 minuti. Nel primo tempo è stata una bella partita, c’era anche un rigore che non ci è stato dato, se non chiudi la partita con queste squadre qua, mentre noi eravamo in costruzione, nei primi 45-50 minuti ha giocato un ottimo calcio. Qualche volta potevamo evitare qualche passaggio orizzontale di troppo, se avessimo oggi la condizione fisica ottimale sarei preoccupato. Concettualmente, con l’Inter se avessimo chiuso la partita avrei attuato la stessa mossa di oggi per portare a casa il risultato. Calcio spagnolo inavvicinabile? Sono per il calcio spagnolo, credo vada preso come modello. Ho sentito criticare il tiki-taka, è un calcio che nasce dal basso, c’è una metodologia tecnica nettamente superiore, non è casuale questo loro predominio. Come mentalità mi piace, poi se vuoi giocare tanto ti dicono buttala lunga, altrimenti che vuoi fare lo spagnolo. Io prima voglio costruire e poi distruggere. Cosa ho provato nell’esordio in Champions League? Ero molto emozionato, ritenevo fosse importante non perdere, questa squadra può solo crescere, avrà più certezze andando avanti col tempo. Il risultato è molto positivo e sofferto, ho visto squadre andate in finale di Champions League attaccate sotto la traversa. Soffriremo anche in altre occasioni, avere questa tenacia è un aspetto positivo a livello di squadra e di collettivo. Florenzi? Era già in considerazione, per una partita di Champions League credo che fosse un rischio troppo grande, sapendo che Bruno Peres ha lavorato molto di più, mi dava più garanzie. Ho pensato anche a lui, a metterlo in alto, ma ho modificato l’assetto tattico. Sarà preso in considerazione per sabato. Il VAR? Non voglio più parlarne, preferisco com’è stasera, ve l’assicuro”.
Di Francesco a Roma TV
“Il match di oggi? Abbiamo disputato ottimi 50’, la squadra ha espresso un buon calcio avendo avuto il possesso palla in tutta la gara. Dopo siamo un po’ calati e ho dovuto dare un po’ di equilibrio alla squadra. I ragazzi hanno saputo soffrire. Oggi la squadra ha dimostrato di saper soffrire in una condizione fisica non ottimale, stiamo ancora assorbendo i carichi di lavoro. Espresso oggi un buon calcio? Sì, contro una squadra più esperta. Oggi era importante non perdere e siamo riusciti a farlo, mantenendo un risultato importante. Il rigore? Torniamo a dire che gli episodi parlano le partite. Contro l’Inter si dice che la squadra non ha retto più ma se avessimo segnato 3 gol sarebbe stato tutto diverso. Oggi siamo incudine, magari domani saremo martello. LA ripresa? Ci siamo troppo appiattiti, siamo calati fisicamente e mentalmente. Sono stato costretto a cambiare. L’avevo previsto. Abbiamo cercato di mettere i tre centrali e nel finale abbiamo rischiato sul calcio piazzato. Negli ultimi 20’ la squadra si è rifatta sotto anche senza troppa convinzione. Più preoccupato per la fase difensiva o offensiva? Dobbiamo continuare a lavorare. È normale che a Sassuolo era più facile perché ho lavorato molto con loro. Oggi abbiamo fatto troppi errori tecnici con palle orizzontali. Nel primo tempo ero contento di tutto, nel secondo penso che la fase peggiore sia stata quella offensiva: non abbiamo tenuto più la palla. Ciò mi ha fatto scegliere di mettermi a cinque. Quando penso di avere il mio progetto? Intravedo sempre qualcosa. Quando si hanno degli strappi in cui si rivede un’identità, ciò è importante. Ci manca un po’ di continuità e un po’ di voglia di osare. Io continuo a lavorare e mi auguro di fare i risultati. Oggi il risultato è importante, ricordatevelo”.